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Contratto scuola, Gilda: “Distanza tra le parti è notevole”. Lontani anche dagli 85 euro medi di aumento

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“Nonostante qualche timido passo avanti, la distanza tra le richieste dei sindacati e la posizione dell’Amministrazione rimane notevole. In particolare, si ritiene inaccettabile vincolare la contrattazione sulla mobilità a una semplice integrazione di quanto disposto dalle leggi e, soprattutto, portarla ad una cadenza triennale”. È quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams, al termine dell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio all’Aran nell’ambito della trattativa per il rinnovo del Ccnl Scuola e che si è incentrato sulle relazioni sindacali. L’Aran ha presentato una nuova proposta sulla quale i sindacati si sono riservati di approfondire.

Nel corso del suo intervento, il coordinatore nazionale della Fgu si è augurato che le norme inserite nella prima bozza, che intaccano la funzione docente e l’orario di servizio, siano una banale provocazione e ha chiarito che da parte della Fgu non c’è alcuna disponibilità ad accettare aumenti dell’orario di servizio a titolo gratuito.

“Ad oggi – aggiunge Di Meglio – le proposte della parte pubblica non consentono neppure di rispettare l’accordo del 30 novembre 2016, in quanto il calcolo percentuale penalizza particolarmente il settore scuola, rischiando addirittura di allargare la forbice stipendiale con gli altri dipendenti pubblici. Soltanto se verranno attribuite ulteriori risorse – conclude il coordinatore nazionale della Fgu – si potranno almeno raggiungere i famosi 85 euro medi di aumento in busta paga”.