
Sono settimane calde per il contratto scuola. Come vi abbiamo informato, all’Aran si susseguono incontri con le sigle sindacali per arrivare a un accordo sul rinnovo del CCNL 2022-24. Nel corso della diretta della Tecnica risponde live di ieri, mercoledì 22 ottobre, il segretario nazionale Cisl Scuola Attilio Varengo ha fatto il punto della situazione:
Il contratto? “È uno di quei versanti sui quali la CISL Scuola è impegnata. Ha la segretaria generale Ivana Barbacci impegnata mattino, pomeriggio, sera e anche la notte per cercare di far sì che nascano le condizioni per andare a firmare questo contratto, il contratto 22-24, il più rapidamente possibile. Ivana più volte si è espressa impegnandosi laddove ci fossero le condizioni a far sì che arretrati e retribuzioni aggiornate potessero essere corrisposte erogate al personale della scuola, ATA e docenti, entro il mese di dicembre, se non si riesce per le lungaggini di elaborazione del cedolino, nei primi 15 giorni del mese di gennaio, per poi iniziare immediatamente la contrattazione del contratto 25-27, in modo da dare la possibilità ai nostri colleghi, rinnovando il contratto 22-24, rinnovando il contratto 25-27, di poter contare su un incremento stipendiale che potrebbe aggirarsi sui 330-350 lordo dipendente che penso non saranno non corrispondenti alle attese, questo è chiaro, perché arriviamo da un periodo come tutti di forte inflazione, però penso che sarebbe una grossa mano per affrontare il tema delle retribuzioni particolarmente basse. Quindi l’impegno della Cisl Scuola su questo versante, lo posso garantire, è assolutamente quotidiano e massimo”.
“Prossimo incontro è previsto per le ore 11 del 31 di ottobre. Sarebbe davvero una grande occasione di sollievo e di aiuto al personale della scuola, sapere che finalmente anche la scuola ha un nuovo contratto. Perché questo contratto, per la prima volta nella storia del pubblico impiego potrebbe dare la possibilità alle organizzazioni sindacali di contrattare il contratto successivo in vigenza di contratto stesso. Quindi, senza aspettare la conclusione del triennio di competenza, sarebbe una grande cosa”.
“Sappiamo come sovente questo contratto venga osteggiato perché una parte delle risorse economiche, una parte sottolineo, sta già nella busta e ben venga perché, dobbiamo chiarirci e guardarci negli occhi, se siamo tutti quanti a sostenere che le retribuzioni sono basse e che c’è stata una forte inflazione, allora l’unico modo per, non dico rendere la situazione neutra, ma renderla meno gravosa, è quella di erogare il più possibile, il più tempestivamente possibile le retribuzioni. Una parte è in busta, l’altra è competenza del contratto di andarla a mettere, e poi si apre il contratto nuovo dove ci sono 140-150 ulteriori euro a disposizione, medi ovviamente, sappiamo tutti come il comparto della scuola sia molto complicato, vada dai collaboratori scolastici ai facenti al funzionari ad elevate qualificazione, ai docenti dei vari gradi di scuola, di istruzione, però mediamente un 140-150 euro, benché lordi ovviamente, penso possano essere dei valori che potrebbero ristorare le retribuzioni”.
“Ovviamente la Cisl Scuola se si chiudesse il contratto e ci fossero quindi le condizioni per aprire il contratto 25-27 avrà la forza per andare dal ministro dell’Istruzione, ma anche e soprattutto dal ministro dell’economia Giorgetti a richiedere ulteriori fondi che a quel punto ricadrebbero nella vigenza del nuovo contratto. Questo è il modo per poter fare un contratto successivo che davvero possa riallineare le retribuzioni alle attese del personale della scuola”.




