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Covid, per Ricciardi è una “tragedia annunciata”. Sulla scuola “serve pensare a più aspetti”

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Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, interviene a “Che tempo che fa” su Rai3, sull’emergenza coronavirus in Italia.

L’esperto, oltre ad analizzare la situazione contagi, parla anche della riapertura delle scuole.

La situazione è drammatica, a volte tragica ed è in continuo peggioramento, necessita di assoluti interventi rapidi. In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Zona rossa a Napoli? L’avrei fatta 2 settimane fa“, spiega Ricciardi che prosegue lanciando l’allarme: “Non si possono vedere immagini di persone nelle piazze, nelle strade, sul lungomare, senza mascherina, una vicina all’altra. Vanno rafforzate le presenze di medici e infermieri dove è necessario, perché si stanno infettando medici e infermieri e stiamo perdendo le prime linee“.

“Bisogna che ci uniamo tutti quanti: politica nazionale, regionale, cittadini, professionisti per affrontare questa che si profila come tragedia nazionale. Persone che non possono essere curate di covid, persone che non possono essere curate per malattie cardiovascolari. E’ una tragedia nazionale annunciata, per un virus che si muove con una rapidità enorme. Serve una catena di comando unica, servono decisioni rapide“, prosegue ancora Ricciardi.

A proposito della scuola, Ricciardi ha le idee piuttosto chiare: “Quando abbiamo riaperto le scuole, ho detto che se avessimo riaperto come Israele e Francia saremmo andati incontro a problemi seri. Bisogna presidiare tutti gli aspetti: l’arrivo a scuola, il trasporto pubblico, i protocolli all’interno della scuola, il deflusso, la comunicazione con i genitori. In Cina, milioni di studenti non hanno avuto un caso. Lì girano uno vicino all’altro senza nessun tipo di protezione perché lì i casi sono zero“. Non solo: “sono dati incontrovertibili: se tu fai soltanto la raccomandazione, anche nei paesi più rigorosi, con i cittadini più virtuosi, riduci l’indice di contagi solo del 3%; se fai il lockdown lo riduci del 25%; se fai lo smart working obbligatorio, lo riduci del 13%; se chiudi le scuole lo riduci di un ulteriore 15%, e in due o tre settimane dimezzi l’indice di contagio.

Ricordiamo che i dati odierni hanno portato un nuovo aumento di casi: 32.616 nuovi positivi, a fronte di 191.144 tamponi effettuati: un calo, quello dei tamponi, rispetto agli ultimi giorni, che potrebbe intendersi in linea con la tendenza, nel fine settimana, a un tracciamento più blando.