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CPS Palermo chiede che la fase C funzioni con le stesse regole della B

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Arrivano da Palermo alcune proposte per modificare il piano di assunzioni.
Ne hanno parlato nella giornata del 25 agosto i rappresentanti del CPS (Coordinamento Precari Scuola) che hanno incontrato Caterina Altamore, responsabile scuola regionale del PD.

Al termine dell’incontro si è arrivati a concordare su alcune questioni.
Innanzitutto – spiegano i docenti del CPS in un loro comunicato – si tratterebbe di “estendere alla lase C le medesime modalità operative utilizzate per la fase B nella quale l’assunzione avviene per merito”.
Ma bisognerebbe anche prevedere la “possibilità di rifiutare la proposta di assunzione nel caso che essa provenga da una regione diversa da quella indicata dalla prima provincia espressa”.
Infine si dovrebbe prevedere un “accordo quadro Stato-Regione per la sperimentazione dell’organico di potenziamento utilizzando i fondi europei per la formazione e consentendo ai neoassunti di rimanere sul proprio territorio”.
Dall’incontro è emersa però anche un’altra proposta che viene così sintetizzata dal CPS: “Tenuto conto che Il territorio siciliano purtroppo risente profondamente di una sottocultura di illegalità si propone a costo zero, poiché si tratta di un numero di contingente/potenziamento già previsto dal Piano Assunzioni (vedi tabella 1 allegata alla Legge 107), e viste le dichiarazioni del MIUR secondo il quale 15mila circa delle domande pervenute sarebbero “irricevibili”, di incrementare i numeri dell’organico per il potenziamento” non solo in Sicilia ma anche nelle altre regioni con analoghe caratteristiche.
Caterina Altamore si è impegnata a portare la proposta nelle sedi istituzioniali. Vedremo se la Regione e il Minsitero daranno ascolto alle richieste.