Home Attualità Cresce la categoria dei genitori che difendono i figli a prescindere, sbagliano...

Cresce la categoria dei genitori che difendono i figli a prescindere, sbagliano sempre i docenti! A Siena la lezione d’un padre che si autodenuncia

CONDIVIDI

Una lezione per tutti, ma soprattutto per la categoria sempre più folta di genitori che vestono i panni di sindacalisti dei figli: a dare l’esempio di come occorrerebbe fare quando un ragazzo si comporta male, è stato il padre di uno studente minorenne che il 31 maggio si è reso protagonista di un atto vandalico rompendo il vetro dell’autobus di ritorno da scuola.

Il giorno dopo, il genitore si è presentato negli uffici di Autolinee Toscane autodenunciandosi per l’accaduto.

In frantumi il finestrino del bus di ritorno da scuola

Il fatto si è svolto a Chiusi, in provincia di Siena, dopo che l’autista, anche su segnalazione di alcuni passeggeri saliti a bordo, aveva riscontrato il vetro rotto lungo la fiancata sinistra: è probabile che il giovane abbia mandato in frantumi il finestrino utilizzando il martelletto di sicurezza.

Il padre, scrive l’Ansa, ha presentato anche un’autodichiarazione firmata con la propria volontà di rimborsare il danno una volta definito il costo di riparazione necessario e chiedendo così di evitare di procedere con la denuncia d’ufficio.

L’apprezzamento delle Autolinee Toscane

Richiesta che è stata valutata positivamente da Autolinee Toscane, le quali hanno riconosciuto “il senso civico del padre del ragazzo e non la volontà di speculare su questo tipo di episodi ma bensì l’intento di sottolinearli a beneficio della collettività”.

L’iter, che in questi casi di danneggiamento del mezzo viene attivato, anche mediante l’uso delle immagini di videosorveglianza acquisite con le telecamere di bordo, stava per procedere con la denuncia presso le autorità competenti.

Ben fatto!

In ogni caso, bene ha fatto il padre del ragazzo a mettere subito le cose in chiaro: un esempio per i tantissimi genitori che, invece, sempre e comunque ritengono i figli al centro di congiure e discriminazioni, attaccando con supponenza il docente o preside di turno, a volte anche con atteggiamenti aggressivi e violenti.