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Crolla solaio di una scuola a Napoli: nessun alunno all’interno dell’istituto, presenti membri del personale amministrativo

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Oggi, 16 giugno, è crollato il solaio di una scuola a Napoli. Circa 20 metri quadrati della struttura di un’aula didattica sono caduti in un istituto comprensivo. Al momento della caduta di calcinacci e pietrisco non vi erano alunni all’interno della scuola ma solo personale amministrativo.

Partite verifiche

Nessun ferito, quindi, come riportano Fanpage e SkyTg24. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, chiamati intorno alle 14. Sono partite ovviamente le verifiche sulla struttura per comprendere quali sono state le cause del crollo.

Crolli nelle scuole, numeri record

Da settembre 2023 sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni: di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, così come in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati. 

Sempre elevato il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50% (i dati fanno riferimento al 2022, ultimi resi disponibili sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica). 

Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica. 

In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%). Lo riporta il XXIII Rapporto di Cittadinanzattiva.