
Chi intende lavorare nella scuola come personale ATA dovrà fare i conti con una nuova organizzazione dei profili professionali. Il contratto collettivo 2019/2021 ha introdotto criteri aggiornati per l’accesso ai vari ruoli, ridefinendo compiti, requisiti e percorsi. Non si tratta solo di un aggiornamento formale, ma di un riassetto che coinvolge concretamente migliaia di lavoratori. Chi vuole candidarsi dovrà conoscere bene le novità.
Aree e profili del personale ATA
Il nuovo sistema di classificazione del personale ATA è suddiviso in quattro aree distinte. Quella dei collaboratori comprende i collaboratori scolastici. L’area degli Operatori include figure impegnate nei servizi scolastici e in quelli agrari. Nella sezione degli assistenti rientrano invece gli amministrativi, i tecnici, i cuochi, gli infermieri e i guardarobieri. Chiude la classificazione l’area dei funzionari e dell’Elevata Qualificazione, che raccoglie i profili precedentemente identificati come DSGA.
Requisiti per collaboratori e operatori
L’accesso ai ruoli ATA richiede titoli specifici, diversi in base alla posizione. Per il collaboratore scolastico è necessario un diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale, oppure un “certificato di competenze” riferito al primo triennio del percorso scolastico, come previsto dal d.lgs. 61/2017, con promozione alla classe IV.
Per chi aspira a lavorare nei servizi scolastici come operatore, è richiesto un attestato professionale in ambito sociale o, in alternativa, un diploma triennale, accompagnato da una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e dal riconoscimento di competenze socio-assistenziali.
Chi invece punta ai servizi agrari deve possedere una qualifica in uno dei seguenti ambiti: agrituristico, agro-industriale, agro-ambientale o agro-alimentare, insieme alla medesima certificazione digitale.
Requisiti per gli assistenti
Alcuni ruoli del personale ATA prevedono una preparazione di tipo tecnico o sanitario. Per l’assistente amministrativo è necessario un diploma di scuola secondaria di secondo grado, accompagnato dalla certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Lo stesso livello di istruzione è richiesto anche per l’assistente tecnico, a condizione che il titolo sia pertinente al settore professionale di riferimento e sia anch’esso integrato dalla certificazione digitale.
Il cuoco deve aver conseguito un diploma con qualifica di tecnico dei servizi di ristorazione, con specializzazione nel settore cucina, mentre per il guardarobiere sono validi sia una qualifica professionale in ambito moda, sia un diploma secondario nell’indirizzo “Sistema moda”; in entrambi i casi è necessaria la certificazione informatica.
Infine, l’infermiere deve essere in possesso di una laurea in scienze infermieristiche o di un altro titolo abilitante, sempre affiancato dalla medesima certificazione digitale internazionale.
Funzionari dell’Elevata Qualificazione
Per i funzionari dell’elevata qualificazione, ovvero gli ex DSGA, le modalità di accesso variano in base all’ambito. Chi intende operare nei servizi amministrativi deve possedere una laurea magistrale in giurisprudenza, scienze politiche, scienze sociali e amministrative, economia o titoli equivalenti, oltre alla certificazione digitale. Il personale tecnico, invece, deve presentare una laurea triennale o magistrale, pertinente al settore professionale, affiancata dalla stessa certificazione digitale richiesta per gli altri profili.
Reclutamento
Per accedere ai ruoli ATA, gli aspiranti devono presentare domanda di inserimento nelle graduatorie provinciali di terza fascia, aggiornate ogni tre anni. Dopo aver maturato almeno 24 mesi di servizio — come supplenti o con incarichi a tempo determinato — si può fare domanda per le graduatorie provinciali permanenti, che rappresentano la base per le immissioni in ruolo.