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Curzio Maltese: investire sulla scuola dovrebbe essere la priorità assoluta per la sinistra

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Curzio Maltese ci riprova. Dopo le parole pesanti di qualche mese fa sulla situazione dell’istruzione italiana, il giornalista nella rubrica “Contromano” pubblicata su “il venerdì” di “La Repubblica”, torna a parlare di scuola.

Stavolta Maltese, sembra essere più propositivo, o meglio, cerca di dare consigli alla classe politica: “Ripartire da scuola e ricerca sarebbe fare una cosa seria, eppure il tema è quasi ignorato nei pollai televisivi che da anni hanno sostituito il discorso pubblico, eppure centrale nei pensieri di larghi settori della società”.

“Dovrebbe essere perfino banale – scrive Maltese – ripetere che per una sinistra moderna l’investimento pubblico nell’istruzione è una priorità assoluta perché è la chiave per cambiare un sistema che produce sempre maggiori ingiustizie, disoccupazione, esclusione e paure, regressione e infine, inevitabilmente il fascismo, ma è impossibile capirlo per la politica!”

Maltese punta il dito sui governi precedenti: “la nostra politica per decenni ha continuato a tagliare i fondi all’istruzione, che non sono serviti a ridurre la spesa pubblica, dove gli sprechi impazzano, fra opere inutili, migliaia di enti parassitari moltiplicati dal cosiddetto federalismo, favori alla finanza e corruzione. In compenso hanno accelerato di molto il declino del Paese, umiliato gli insegnanti, impoverito di futuro i giovani e ridotto la grande istituzione della scuola pubblica a imitare bolsi modelli aziendali anni ’90!” 

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Il giornalista guarda all’estero per suggerire la strada da prendere: “chi ha messo l’istruzione al centro della campagna, Bernie Sanders e Jeremy Corbyn è stato premiato con risultati insperati; in Italia solo il ministro Franceschini e la commissaria Mogherini dimostrano sensibilità su questi temi e Papa Francesco, unico leader universalmente stimato non solo per quello che dice ma per come lo dice, da grande intellettuale in un panorama mondiale mai tanto afflitto da leader mediocri come quelli sfilati all’ultimo G20 di Amburgo”.

L’editorialista non ha alcun dubbio su quale consiglio dare alla sinistra italiana: “Se davvero la sinistra vuole inaugurare un nuovo futuro è dalla scuola che deve ripartire”.

Parlando di sinistra, Maltese si riferisce al Partito democratico, che come abbiamo riportato su questa testata, ha deciso di rifarsi il look e consegnare le chiavi della scuola a Simona Malpezzi, renziana della prima ora.

 

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