
Internet vola, l’intelligenza artificiale corregge la grammatica al volo, e il numero di persone che vuole imparare una nuova lingua è in crescita continua. Secondo Statista, oltre 1,5 miliardi di persone nel mondo stanno cercando di imparare una lingua straniera, e più del 67% di loro utilizza app. Ma non tutte le app sono uguali. Alcune promettono il fluency in 30 giorni, altre ti fanno tradurre frasi su gufi e gatti che mangiano mele. Quindi: chi vince la sfida?
Duolingo: il regno del gufo verde
Colorato. Motivante. Leggermente ossessivo.
Duolingo è, senza dubbio, la regina delle migliori app per le lingue in termini di popolarità. Con più di 700 milioni di utenti registrati nel 2025, l’app continua a dominare l’universo linguistico digitale.
Pro:
- Gamification estrema (punti XP, classifiche settimanali, streak da 900 giorni).
- Lezioni brevi e accessibili.
- Impara l’italiano online senza pagare un centesimo.
Contro:
- Contenuti ripetitivi.
- Frasi poco realistiche.
- Mancanza di pratica orale fluida.
Esempio tipico: “Il pinguino legge il giornale sul treno.”
Utente italiano medio: “Ma… perché?”
Babbel: più serio, più adulto
Babbel non scherza. Qui niente gufi o magie.
È una piattaforma pensata per chi vuole imparare una lingua, non solo giocare con essa.
Nel 2025, Babbel conta circa 20 milioni di abbonati attivi. Un numero minore rispetto a Duolingo, ma con un tasso di completamento dei corsi superiore del 43%.
Cosa offre Babbel?
- Lezioni strutturate da linguisti professionisti.
- Conversazioni pratiche e situazioni reali.
- App + sito web per l’apprendimento delle lingue integrato.
Perfetto per chi vuole imparare l’italiano online con un metodo più classico.
Limiti? Certo.
- Accesso a pagamento.
- Meno elementi di gioco, quindi meno stimoli se ti annoi facilmente.
Un consiglio da amico! Ricorda che tutti i servizi di apprendimento delle lingue si concentrano sulla raccolta e l’elaborazione di dati personali. Questo può rappresentare un problema in caso di fughe di informazioni, cosa che accade regolarmente. Se stai cercando una navigazione sicura su Windows, il modo più accessibile è scaricare una VPN per PC. Chiunque può attivare un’app VPN e, in cambio, proteggere i dati dal furto durante la trasmissione, oltre a impedire la falsificazione di informazioni come posizione, interessi, ecc. Una buona VPN, come VeePN, ti permette di decidere autonomamente cosa far sapere di te ai bot e ai servizi di raccolta dati onnipresenti.
Fluent: l’intelligenza artificiale ti ascolta
La vera sorpresa del 2025 si chiama Fluent.
Non l’hai mai sentita? Normale. Ma sta scalando la classifica a razzo.
Con solo 3 anni di vita, Fluent ha superato i 15 milioni di utenti attivi e sta rubando utenti proprio a Duolingo e Babbel.
Perché?
- Parli davvero. Con la voce. In tempo reale.
- L’AI ti corregge, ti suggerisce, ti sfida.
- Usa contenuti reali: podcast, video di YouTube, articoli di giornale.
Una sessione tipo? Guardi un estratto di un video in italiano, rispondi a domande aperte, pronunci frasi, ti viene dato un feedback personalizzato.
Non è una lezione. È come vivere la lingua.
Memrise: l’arte della ripetizione… visiva
Immagini, memoria, ripasso, cultura pop.
Memrise si basa su tecniche mnemoniche e su video girati da madrelingua. Ha perso un po’ di popolarità nel 2023-2024, ma ha rilanciato nel 2025 con una nuova funzione: Parla Con un Local.
Punti di forza:
- Ideale per chi impara con l’ascolto e la ripetizione.
- Ampio uso del contesto visivo.
- Ottimo per imparare vocaboli in fretta.
Difetti:
- Grammatica non sempre approfondita.
- Meno adatto per diventare fluenti.
A proposito, puoi anche utilizzare servizi stranieri. Molti di questi sono molto più avanzati rispetto agli strumenti di apprendimento linguistico disponibili nella tua regione. È sensato utilizzare servizi dagli Stati Uniti o dal Regno Unito per studiare l’inglese in modo approfondito. Con VeePN, non avrai problemi di accesso. Basta connettersi a un server in un altro Paese e utilizzare liberamente quasi tutti i servizi.
LingQ: l’universo delle lingue senza traduzioni forzate
Minimalista? No. Immersivo? Sì. Caotico? Un po’.
LingQ (si pronuncia “link”) è la scelta degli autodidatti puri, quelli che vogliono leggere, ascoltare e vivere la lingua, senza essere costretti a cliccare “gatto” ogni tre secondi.
Fondata da Steve Kaufmann, un iperpoliglotta con più di 20 lingue nel suo arsenale, LingQ ha raggiunto quota 5 milioni di utenti nel 2025 e sta crescendo soprattutto tra chi ha già una base linguistica ma vuole salire di livello.
Cosa offre di diverso?
- Nessuna lezione strutturata: tu scegli testi, articoli, video, podcast.
- Ogni parola nuova è evidenziata e può essere salvata per il ripasso.
- Sistema di apprendimento per esposizione continua, simile a come si impara una lingua vivendo in un paese straniero.
- Ogni contenuto è accompagnato dalla trascrizione (in tempo reale se è un video).
Esempio pratico:
Vuoi imparare l’italiano? Puoi iniziare ascoltando un’intervista di 15 minuti a un attore italiano, leggere la trascrizione, cliccare sulle parole che non conosci e trasformarle automaticamente in flashcard. Il tutto senza uscire dall’app.
Pro:
- Altissimo grado di personalizzazione.
- Ottimo per chi ama leggere e ascoltare contenuti autentici.
- Più di 1 milione di contenuti caricati dalla community.
Contro:
- Interfaccia confusa per i nuovi utenti.
- Non adatto ai principianti assoluti.
- Praticamente nessun elemento di gamification.
LingQ richiede pazienza. E dedizione. È per chi odia essere trattato da principiante, anche quando lo è. È per chi vuole davvero leggere romanzi in lingua originale, non solo ordinare un caffè in vacanza.
Quale app per quale fase?
- Principiante totale? Duolingo, Memrise.
- Intermedio motivato? Babbel, Fluent.
- Avanzato ambizioso? LingQ.
Con l’aggiunta di LingQ, il panorama delle migliori app per le lingue nel 2025 diventa ancora più vario. Che tu voglia imparare l’italiano online o padroneggiare il giapponese, oggi non hai più scuse. Ma soprattutto: non hai più bisogno di un solo metodo. Ora puoi costruire il tuo percorso. Parola dopo parola. Onda dopo onda.
Imparare una lingua è come surfare: ogni app è una tavola diversa. Sta a te scegliere quella giusta per la prossima onda.
Il futuro dell’apprendimento linguistico? È misto
Nessuna app è perfetta. E forse è proprio questo il punto.
Il segreto sta nella combinazione. Chi vuole imparare l’italiano online con successo nel 2025 mescola strumenti:
- Fa 10 minuti di Duolingo al giorno per il vocabolario.
- Segue un podcast con Fluent.
- Rivede la grammatica su Babbel il weekend.
- Ripassa vocaboli su Memrise quando aspetta l’autobus.
E funziona. I dati lo confermano: secondo LanguageLearningTrends2025, chi utilizza almeno 2 strumenti linguistici diversi ha il 72% in più di probabilità di raggiungere un livello B2 entro 12 mesi.
Conclusione: dal gioco alla realtà
Le migliori app per le lingue nel 2025 non sono solo strumenti. Sono ecosistemi. Alcune ti coccolano con XP e medaglie. Altre ti buttano nella mischia con conversazioni vere. Alcune sono vecchie volpi, altre neonate promettenti.
Quindi?
Non scegliere l’app perfetta.
Scegli quella che funziona per te, adesso.
E poi cambiala. Mischiala. Falla tua.
Imparare una lingua non è mai stato così accessibile. E con un po’ di pazienza, ogni “ciao” può diventare una conversazione.
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