Infatti, secondo un sondaggio di Skuola.net svolto nei giorni scorsi, il 41% degli intervistati considerava quella data un problema “perché la priorità nello studio va data alla Maturità”, mentre per il 24% si rischiava di “rovinare l’esame di Maturità” perché i test avrebbero sottratto del tempo allo studio per l’esame. Solo il 13% apprezzava invece lo spirito dell’iniziativa, che era quello di fornire alle aspiranti matricole di trovare alternative in tempo utile in caso il test fosse andato male. A parte i continui cambiamenti in corsa, sarebbero pochi gli studenti danneggiati da questa decisione.
Infatti sempre stando ai dati Skuola.net, sono il 7% ha iniziato a studiare in questi giorni per prepararsi ai test. Il 30% avrebbe invece aspettato la fine della Maturità. Tuttavia, ed è forse questo uno dei motivi principali che hanno portato allo slittamento, il 58% dei votanti non era interessato a partecipare ai test di Luglio: vuoi perché il corso di laurea che aveva scelto non rientrava in quelli per cui era previsto, vuoi perché questa collocazione temporale creava una pericolosa sovrapposizione con l’esame non facile da gestire.
La decisione di posticipare i test “é positiva, anche se sarebbe stato meglio agire immediatamente e non attendere gli ultimi giorni di scuola”. Lo afferma Daniele Lanni, Portavoce della Rete degli Studenti Medi. “Sebbene con molto ritardo, pensiamo che sia stata presa la decisione migliore. Resta tuttavia la questione del ‘Bonus Maturita” da sciogliere, che continuiamo a chiedere venga cancellato. Ci aspettiamo di essere convocati per discuterne insieme e non commettere di nuovo gli errori. Quando l’ex Ministro decise, senza sentire gli studenti, di anticipare i test ci sembrò una scelta senza senso, e per quello ci mobilitammo subito per chiedere che quella decisione fosse cambiato. Oggi il Ministro Carrozza dà ragione alle nostre argomentazioni e di questo non possiamo che essere felici. Crediamo che solo insieme a noi studenti sia possibile arrivare a una soluzione condivisa e superare definitivamente il numero chiuso all’università che sta solo allontanando tanti ragazzi dal mondo dell’Istruzione. Siamo contenti di essere stati ascoltati, ora facciamo un ulteriore passo e miglioriamo definitivamente la situazione”.
L’Unione degli universitari giudica positivamente l’annuncio dello slittamento a settembre dei test di ingresso alle facoltà a numero programmato. “Sicuramente – dichiara Michele Orezzi, Coordinatore dell’Udu – le tempistiche sono sempre molto ristrette. A poche settimane dalla data prevista per lo svolgimento dei test potremmo avere un rinvio e sicuramente le tempistiche non aiutano. Tuttavia ci sentiamo di esprimere un giudizio positivo per questa decisione, qualora venisse confermata. Quando l’ex Ministro prese la decisione di anticipare senza preavviso e senza dialogo con gli studenti le date dei test abbiamo giustamente denunciato quanto stava accadendo. Era davvero poco comprensibile richiedere agli studenti di effettuare una scelta vincolante sul percorso universitario a pochi giorni dagli esami di maturità.
Ora però resta da affrontare il nodo del punteggio assegnato al voto di maturità e la questione più complessiva, ma che si fa sempre più urgente, di superare il numero chiuso. Pensiamo che sia necessario – conclude Orezzi – avere un sistema universitario che non sia bloccato all’ingresso, ma nel quale gli studenti siano messi in condizione di studiare e di dimostrare, esame dopo esame, se effettivamente hanno le capacità o no. Da tempo chiediamo alla politica di avviare una seria discussione su questo punto; speriamo che si possa finalmente iniziare a parlarne senza più veti ideologici”. (Ansa)
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