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Decreto 137: la Camera vota la fiducia

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Poco più di due ore sono bastate alla Camera per mettere fine al tira e molla di questi giorni sul “decreto Gelmini”. L’MPA, per bocca di Arturo Iannaccone ha annunciato il proprio voto favorevole. 
Voto contrario lo ha preannunciato invece la deputata Mura dell’Italia dei Valori che ha concluso il proprio intervento appioppando un sonoro “4 in condotta al Governo” e al ministro Gelmini (più volte nel corso della dichiarazione di voto la deputata dell’IdV ha sottolineato l’assenza del Ministro, chiamando la Gelimini “il Ministro che non c’è”). 
Anche l’Udc ha negato il voto favorevole sulla richiesta di fiducia. 
Voto favorevole, con forte convinzione, è stato annunciato da Paola Goisis della Lega Nord che, in chiusura, ha sottolineato che la Lega è fermamente contraria alla cosiddetta “compresenza” nella scuola primaria: cancellando la compresenza – ha detto Goisis – si possono liberare risorse per estendere altri servizi scolastici (più tempo pieno, per esempio). 
Maria Coscia (PD), esprimendo netto dissenso sul provvedimento, ha sottolineato che l’opposizione intende dare voce alle proteste che in molte città d’Italia vedono uniti insegnanti, genitori e semplici cittadini. 
Fabio Garagnani ha aperto con l’auspicio che sulla riforma della scuola vi siano accordi bipartisan; ma purtroppo – ha sottolineato il parlamentare di FI – la sinistra è ancora bloccata su posizioni fortemente ideologizzate. 
Poco dopo le ore 19 il presidente Gianfranco Fini – dopo una breve commemorazione di Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costitzionale, ha dato avvio alle operazioni di voto mediante appello nominale, come previsto dal regolamento della Camera. Il voto è arrivato verso le 20,45: 321 sì, 255 no, 2 astensioni. La Camera approva. Mercoledì e giovedì saranno esaminati gli ordini del giorno presentati da maggioranza e opposzione. Venerdì il provvedimento passerà al Senato che avrà tempo fino al 31 ottobre per l’approvazione definitiva.