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Decreto scuola, il M5S non ha mollato: niente intesa, entro il 28 agosto si può ancora modificare il testo

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Le resistenze del Movimento 5 Stelle sono alla base della formula insolita, “salvo intese”, con la quale il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla scuola nella serata del 7 agosto, contenente i provvedimenti a favore dei precari a partire dall’avvio dei corsi abilitanti Pas e dei concorsi riservati.

Il ministro Bussetti pronto al confronto

I ministri “grillini”, che hanno fatto mettere in stand by anche il decreto sui prodotti caseari, hanno ottenuto la possibilità di non fare approdare in Gazzetta Ufficiale il provvedimento almeno fino al prossimo 28 agosto.

E siccome i ministri Marco Bussetti e Gian Marco Centinaio, riferiscono fonti del M5S, “si sono detti pronti a confrontarsi al fine di poter trovare un’intesa, che ne permetterà l’adozione”, viene da sé che per ottenere il sì definitivo al maxi-provvedimento sui precari della scuola nei prossimi giorni occorrerà “limare” più di qualcosa nel testo arrivato in Consiglio dei ministri.

Le rassicurazioni del leghista Pittoni non sono bastate

Uno dei punti più controversi, ricordiamo, è la possibilità che i concorsi straordinari siano selettivi.

Su questo punto ha già risposto il senatore leghista Mario Pittoni, sostenendo che le procedure sono effettivamente selettive perché “superando la concezione nozionistica della valutazione mediante uniche prove d’esame, assicurano una reale selezione ex ante, in considerazione dell’esperienza professionale, in itinere, con diversi esami universitari, e ex post, con l’esame conclusivo (nel triennio accademico 2013/2016 quasi 3 candidati su 10 non sono stati ammessi all’esame finale per non aver superato singoli esami del piano di studio)”.

La spiegazione del senatore del Carroccio, però, non è stata sufficiente. Giunti a questo punto, servirà inserire nel decreto una formula più esplicita, la quale dia al M5S maggiori garanzie di “premio” al merito al termine delle fasi concorsuali in arrivo.