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Dimissioni Fioramonti, Sinopoli (Cgil): siano ora Conte e Gualtieri a garantire risorse e stabilità a Istruzione e Ricerca

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Il Segretario Generale della FLC CGIL Nazionale, sentito dalla nostra redazione appena ufficializzata la notizia delle dimissioni del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, richiama il Premier Conte a garantire risorse e stabilità per scuola, università e ricerca. Sinopoli ricorda al Presidente del Consiglio dei Ministri l’accordo stipulato con i sindacati il 24 aprile 2019.

Sinopoli (FLC CGIL), su dimissioni Ministro Fioramonti

“Appare difficile commentare le dimissioni del ministro Fioramonti”, scrive in una nota il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. “Soprattutto se si fa riferimento al tempo scelto per consegnare la lettera a palazzo Chigi, il giorno di Natale e pochi giorni dopo la sottoscrizione di impegni precisi assunti con le forze sindacali, rappresentative della grande maggioranza di lavoratrici e lavoratori della scuola, dell’Università e della Ricerca”, prosegue Sinopoli.
“Non possiamo però tacere sul fatto che le dimissioni di un ministro, oltre ad avere pesanti conseguenze sul piano politico, hanno ripercussioni soprattutto sul piano istituzionale, a partire dal Quirinale, per finire al Parlamento chiuso per ferie, e dunque
impossibilitato a dibatterle nel merito. Proprio perché lo esigono il rispetto istituzionale, e la normale prassi costituzionale, dunque, non esistono riscontri nella storia della Repubblica, di ministri dimissionari il giorno di Natale. Nel merito delle ragioni delle
dimissioni del ministro Fioramonti, spetta ora al presidente del Consiglio Conte chiarire la posizione del governo in materia di risorse per l’istruzione e la ricerca. Altrimenti, il rischio è che qualunque ministro che seguirà non potrà fare a meno di seguire le orme di Fioramonti”.
Inoltre, scrive ancora Sinopoli, “in una recente intervista, il  ministro dell’Economia Gualtieri aveva avvertito che su istruzione e ricerca il governo aveva agito su due fronti: bloccare i tagli previsti dal precedente governo, pari a circa sei miliardi di euro, e, anzi,
restituire circa due miliardi. E tutto ciò era noto ai ministri fin dalla elaborazione della legge di Bilancio 2020. Come sindacati avevamo reagito sostenendo che le risorse erano e restano insufficienti per sostenere la struttura dell’Istruzione. Ma erano e restano del tutto inadeguate per sostenere Università e Ricerca. Dunque, un problema relativo alle risorse esiste, come esiste un problema gigantesco di rinnovo del contratto nazionale di lavoro, e siamo in attesa di risposte concrete, fattuali sugli impegni sottoscritti. Da chi? In primo luogo dal presidente del Consiglio Conte al quale chiediamo di garantire continuità e stabilità ad un settore strategico dell’amministrazione dello Stato.
E in secondo luogo, dal titolare del Mef, Gualtieri, che si è impegnato a rilanciare il settore strategico dell’istruzione e della Ricerca fin dalla elaborazione del prossimo Documento di economia e finanza (Def), reperendo nuove e più congrue risorse. Se le dimissioni del ministro Fioramonti sono state utili ed efficaci lo si verificherà sulla base di quegli impegni assunti da Conte e Gualtieri. E non certo da alchimie di natura eminentemente politicistica, di schieramento” conclude Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil.