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Dirigenti scolastici eletti, ma da chi?

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Il conflitto docenti/dirigenti scolastici sembra ormai ad un punto di non ritorno, almeno se si deve prestare fede a ciò che si legge in rete.

Non passa giorno senza che nei social si leggano commenti pesanti – taolora ai limiti della diffamazione – nei confronti della categoria dei dirigenti scolastici.

Se si  tralasciano le richieste folkloristiche di chi vorrebbe  che il concorso per ds si accompagnasse anche ad accertamenti clinici e psichiatrici (ma se così fosse bisognerebbe allora prevederli anche per altre categorie di pubblici dipendenti), la proposta più concreta riguarda la possibilità di trasformare quella del d.s. in una carica elettiva.

 

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Proposta che potrebbe essere ben vista anche dalle stesse associazioni professionali dei DSGA che, in tal caso, vedrebbero aumentare di parecchio il proprio peso organizzativo all’interno dell’istituzione scolastica.
Al momento attuale, però, non è chiaro chi e come, in un futuro Governo, potrebbe assumersi il compito di portare a termine una riforma di questo genere.
C’è chi pensa che con un Governo del M5S si potrebbe davvero arrivare a avere presidi elettivi anche se, per la verità, per il momento il programma della scuola del Movimento non è ancora del tutto chiaro e definito.
Va poi detto che – in ogni caso – sarebbero tutte da discutere le regole per l’eventuale nomina del ds a partire dall’organo al quale assegnare il compito di eleggere il dirigente: il collegio dei docenti? il consiglio di istituto?  La questione, insomma, non è per nulla semplice anche sotto il profilo organizzativo. Vedremo se il tema verrà discusso durante la campagna elettorale.