
Stop a video postati su TikTok o Instagram direttamente dalle classi, basta chiamate da parte dei genitori direttamente agli alunni mentre sono a scuola, stop a suggerimenti tra alunni tramite messaggi: dal 1° settembre 2025 è vietato l’uso del cellulare anche nelle scuole secondarie di secondo grado.
Divieto cellulari a scuola: quali sanzioni? Vale per i docenti? Cosa stanno decidendo i dirigenti e cosa dice la normativa? – FOCUS
Divieto di cellulare a scuola, cosa dice la nuova circolare?
A stabilirlo la circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara emanata lo scorso giugno, che fa seguito alla nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024.
Il documento ha invitato le scuole ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto.
Ma cosa faranno le scuole? È infatti rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto. Ovviamente, l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento o per motivate necessità personali. L’utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni.
Divieto cellulare a scuola, in alcuni casi saranno custoditi in armadietti. L’esperto: attenzione agli obblighi, ecco quali
I dubbi delle scuole
Ci sono alcune zone grigie in cui le scuole dovranno muoversi e prendere una decisione: il cellulare va vietato anche a ricreazione o solo durante l’ora di lezione?
Quali sanzioni sono previste per gli studenti che vengono sorpresi ad utilizzare il cellulare? Le scuole predisporranno degli armadietti? Sono vietati anche altri dispositivi? E quali? Il divieto è esteso pure agli insegnanti?
Abbiamo cercato di capire come si stanno attrezzando i vari istituti per applicare questa circolare.
I genitori sono pronti?
Molte scuole, come il liceo Gandhi di Casoria (NA), dichiarano di non avere risorse o possibilità di spazi adeguati in cui far riporre centinaia di cellulare agli studenti: per questo non prevedono l’installazione di armadietti o simili. Questa scuola fa anche riferimento ad una cattiva abitudine da parte dei genitori: “Purtroppo, si verificano anche situazioni in cui sono gli stessi genitori a chiamare, inviare messaggi o videochiamare i figli durante l’orario delle lezioni, interferendo con lo svolgimento dell’attività didattica e rendendo più difficile la gestione educativa e disciplinare della classe”.
“No agli armadietti, sì alle sanzioni”: così i presidi applicheranno il divieto di utilizzo del cellulare a scuola
Il fenomeno del #TeachTok scomparirà?
All’I.I.S.S. Luigi dell’Erba di Castellana Grotte (BA), scuola in cui insegna il docente e influencer Vincenzo Schettini, è stato deciso che i cellulari dovranno essere spenti o semplicemente con suonerie disattivate. Qui è stato deciso che “l’uso di telefoni cellulari, smartphone, smartwatch con funzioni di connessione dati o comunicazione, è vietato durante l’intero orario scolastico, comprendente lezioni, pause, spostamenti, corsi di recupero, attività di sportello didattico/studio assistito, attività extracurricolari in tutte le pertinenze dell’Istituto”.
E i docenti? In questo istituto durante l’ora di lezione “i docenti sono autorizzati all’uso di tablet, notebook e altri dispositivi, della scuola o personali, solo ed esclusivamente per la compilazione del Registro Elettronico o per altre attività strettamente inerenti la didattica”. Come si adegueranno Schettini e altri docenti influencer e tiktoker che spesso fanno video mentre sono in classe? Resta da vedere.
Meglio non portare proprio il cellulare a scuola?
All’ITIS Alessandro Volta di Alessandria gli studenti, per tagliare la testa al toro, vengono invitati a presentarsi a scuola senza: in caso contrario si useranno contenitori. Il divieto è esteso anche a auricolari, microfoni, microcamere, caricabatterie specifici, cavi, adattatori, power bank e aste telescopiche nonché a dispositivi da polso, qualora utilizzati con funzioni di comunicazione telefonica.
I docenti sono tenuti a dare il buon esempio agli studenti e sono autorizzati, anche in questo caso, ad utilizzare i dispositivi esclusivamente ai fini didattici e di gestione del registro elettronico. All’ISIS Fermo Solari di Tolmezzo (UD), i cellulari dovranno stare spenti dentro lo zaino.
All’ISIS Michelangelo Buonarroti di Monfalcone (GO), viene detto che non basta tenere i dispositivi in tasca, ma occorre riporli nello zaino o nel giubbotto. Ma, viene precisato: “Non dovrai comunque lasciarli incustoditi. Ad esempio, durante le attività in palestra, porta lo zaino con te”.
Qui l’insegnante può disporre che gli smartphone e gli altri dispositivi personali siano resi visibili e collocati sulla cattedra. E i docenti? Possono usarli in sala insegnanti o nei momenti in cui non sono impegnati in attività di insegnamento e/o vigilanza.
Armadietti a pagamento?
All’ISS Ferraris-Pancaldo di Savona c’è un caso particolare: già l’anno scorso erano state istituite classi smartphone free, con l’uso di armadietti. Con una lettera dello scorso 25 luglio il dirigente ha specificato che chi vi ha già aderito continuerà a riporre il cellulare in armadietti gratuiti. Tutti gli altri studenti che vorranno usarli, dovranno versare una quota annuale di quindici euro.
In alcuni casi sarà possibile usare i cellulari a ricreazione
All’IIS Altiero Spinelli di Sesto San Giovanni (MI), i cellulari e/o gli altri dispositivi elettronici, se portati a scuola, dovranno essere consegnati all’inzio delle lezioni e verranno custoditi nei mobiletti presenti all’interno delle classi e chiusi.
Per la prima settimana di scuola, essendoci solo un breve intervallo di 10 minuti, verranno riconsegnati al termine delle lezioni. Successivamente, quando l’intervallo sarà di 20 minuti, “si valuterà un periodo temporaneo di riconsegna dei dispositivi durante l’intervallo, se si osserverà un uso consapevole e limitato del digitale che consentirà lo sviluppo della socialità e se le procedure di consegna e ritiro saranno rapide e fluide”.
Quali sanzioni?
Le sanzioni sono diverse. All’IISS Majorana di Brindisi, dove gli studenti sono tenuti a spegnere il proprio smartphone all’ingresso in istituto, se si usa il cellulare durante il tempo scuola si verrà richiamati; al secondo utilizzo scatterà la nota. In caso di uso reiterato, si parla di nota e allontanamento temporaneo fino a quindici giorni.
All’ITIS Alessandro Volta di Alessandria scatta invece subito la nota e il ritiro del cellulare per l’intera giornata.
In un’altra scuola si parla addirittura di cinque in condotta una volta raggiunto un certo numero di infrazioni.
All’ISIS Michelangelo Buonarroti di Monfalcone (GO) è prevista una nota e, in caso di ripetute infrazioni, il colloquio con i genitori. Al liceo Galileo Galilei di Legnano (MI), in caso di trasgressione, i cellulari saranno ritirati temporaneamente dall’insegnante in orario e riconsegnati al termine della lezione.




