Home Attualità Dl Sostegni bis. Fratoianni (SI): precari discriminati. Tradito patto per la scuola

Dl Sostegni bis. Fratoianni (SI): precari discriminati. Tradito patto per la scuola

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“Questo è davvero un governo sconvolgente: firma, con le organizzazioni sindacali, un Patto per la scuola (positivo nonostante alcuni limiti) e poi, a poche ore di distanza, nel decreto sostegni, prevede misure che vanno in direzione opposta”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

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Ma quali sarebbero le misure opposte al Patto per la scuola? Uno degli obiettivi presenti nel Patto: Garantire un’efficace programmazione e gestione dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche attraverso nuove procedure di reclutamento finalizzate ad assicurare la presenza di ogni figura professionale prevista dall’organico il 1° settembre di ogni anno. Tale impegno si deve realizzare entro l’avvio del prossimo anno scolastico, anche attraverso una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato.

L’intento del Governo, insomma, è assumere e assumere in fretta. Ma evidentemente le procedure scelte (con il Decreto Sostegni) per raggiungere l’obiettivo del reclutamento insegnanti non sono all’altezza delle aspettative create dal Patto per la scuola. L’introduzione di nuovi possibili vincoli alla mobilità o il reclutamento precari solo dalla prima fascia Gps sono tra le questioni più controverse sulle quali i sindacati daranno di certo battaglia.

“Si tratta di norme gravi per la scuola e per i lavoratori e le lavoratrici precarie di questo settore strategico. Misure discriminatorie che metteranno in difficoltà tanti insegnanti precari, proprio quando al contrario andrebbero incentivate assunzioni stabili, per ridurre il numero degli alunni nelle classi“.

“Giusta quindi la reazione, immediata e decisa, delle principali organizzazioni sindacali dei docenti che si dicono pronte alla mobilitazione. Presenteremo emendamenti al decreto sostegni – conclude Fratoianni – per cambiare queste misure. Ma il ministro Bianchi chiarisca se la sua firma ha un valore e qual è la posizione del governo sulla scuola”. 

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