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Docente di religione e le chat con i minori: “sto nudo sul letto, te che fai?”. Indagato e allontanato dalla scuola

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I carabinieri di Latina continuano a indagare su un professore di religione del capoluogo accusato di abusi sessuali su alcuni studenti. Dal materiale raccolto finora sono emersi diversi dettagli che potrebbero aggravare la posizione dell’insegnante già agli arresti domiciliari ed è stato allontanato dalla scuola, come avevamo scritto nel mese di febbraio.

Il materiale raccolto finora è stato inviato alla procura di Roma. Secondo quanto riportato nella carte dell’inchiesta, l’indagato ha intrapreso “un intenso rapporto telematico con un alunno minore inducendolo ad inviare proprie fotografie nudo e intrattenendo conversazioni sui social attinenti la sfera sessuale invitandolo ad alcuni incontri al di fuori del contesto scolastico invitandolo a presentarsi da solo, cingendolo ai fianchi e alle gambe reiteratamente in diverse occasioni anche contro la volontà del minore che manifestava chiaramente il suo disagio”. Inoltre sono stati trovati messaggi ambigui, “Sto nudo sul letto. Te cosa fai?” e immagini con minori prese dal web sul computer.

Come scrive Il Giornale, l’accusa sostiene che l’uomo avrebbe molestato almeno 3 studenti, ma dai documenti trovati potrebbero emergere ulteriori dettagli sui fatti.

La vicenda

Il professore in questione, un supplente, mandava messaggi e foto hard a degli alunni minorenni. Gli studenti hanno trovato il coraggio di raccontare il fatto ad altri professori e con il loro aiuto hanno denunciato tutto al dirigente scolastico. Nel racconto degli studenti, due ragazzi e una ragazza di classi diverse e di età tra i 14 e i 17 anni, l’insegnante aveva un rapporto di amicizia con diversi studenti. Ma questo si è trasformato quando verso l’estate scorsa ha iniziato a inviare messaggi compromettenti tramite i dm di Instagram.