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Dpef sulla scuola: alcune riflessioni

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1. Sembra evidente, anche dalle ultime dichiarazioni di Berlusconi, che la riforma degli ordinamenti della scuola slitterà di un anno. Ma non è detto che ciò sia un danno, vista l’ impreparazione ad accoglierla.
2. Sarà istituito il Servizio Nazionale di valutazione dell’Istruzione. Si aspetta di conoscere come saranno scelti i "tecnici", quali competenze dovranno possedere e quali standard verranno introdotti per valutare la qualità della scuola.
3. Il Governo sta facendo un grande sforzo per lo sviluppo delle tecnologie multimediali.

Detto sforzo è mirato alle scuole che, sempre più numerose, si attrezzano grazie ai fondi messi a loro disposizione.
Per gli insegnanti, invece, non è prevista  alcuna dotazione di tecnologie. Né la frequenza a corsi di alfabetizzazione informatica servirà molto se gli stessi insegnanti non hanno a casa la possibilità di esercitarsi e di preparare  la didattica e gli interventi utilizzando i nuovi media.
4. E’ programmata la valorizzazione del personale docente, amministrativo e l’autoaggiornamento. Quali obiettivi e motivazioni il Governo proporrà?

Da altra fonte è stata resa nota la somma destinata dal Governo per le spese di aggiornamento di ciascun insegnante per il 2002: 35 euro!
5. Per prevenire e rimuovere il disagio giovanile e la piena realizzazione del diritto-dovere di istruzione e formazione occorre che la scuola e gli insegnanti seguano maggiormente gli studenti a rischio di dispersione, dedicando loro più tempo e percorsi individualizzati per il recupero.
Ma nessuna risorsa economica è disponibile per questa finalità.
6. Sono previsti interventi per lo sviluppo dell’istruzione e la formazione tecnica superiore (Ifts). Non è possibile, a questo proposito fare commenti, perché poco o niente si sa sui percorsi che il Governo intende intraprendere. E’ però evidente il gap che l’Italia deve colmare in questo settore, nei confronti dei Paesi Europei.
In conclusione, il DPEF risulta ricco di buoni propositi per la scuola ma povero di indicazioni operative. Soprattutto per quel che riguarda la disponibilità di risorse economiche.

Nel frattempo, il "tavolo tecnico" a cui Governo e Sindacati dovevano sedersi per definire il nuovo contratto della scuola è stato abbandonato.
Il Governo non ha risorse economiche disponibili!

Per visionare il Dpef varato dal Governo il 5 luglio 2002 clicca sul link