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Droghe (vecchie e nuove) in aumento fra i giovani, e il Ministero decide di stanziare fondi per formare i docenti sull’argomento

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Secondo i dati della recente “Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024” presentata dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri l’uso delle sostanze stupefacenti sarebbe in aumento presso i giovani ma sarebbe in aumento anche nuove forme di dipendenza (da social, da smartphone, da giochi on line).

La relazione conferma il trend in crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani, ad eccezione della cannabis che ha visto una flessione nella prevalenza dei consumi rispetto al 2022, passando dal 23,7% al 22,2%.
Aumentano le percentuali di studenti tra i 15 e i 19 anni, rispetto all’anno 2022, che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell’anno cocaina (dall’1,8% al 2,2%), stimolanti (dal 2,1% al 2,9%), allucinogeni (dall’1,6% al 2%) e nuove sostanze psicoattive (dal 5,8% al 6,4%).
Aumenta anche la percentuale di minorenni segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Un altro indicatore che va nella medesima direzione è quello relativo al numero di minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati penali droga-correlati che, rispetto al 2022, registra un +10%: 1.246 giovani under-18, pari al 4,5% delle persone denunciate a livello nazionale.
Accanto all’aumento dei consumi, si osserva dunque anche un incremento del coinvolgimento dei minorenni nella produzione, nel traffico e nella detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Per mettere un freno a questa tendenza, nel mese di aprile, il Governo ha approvato un decreto legge (il n. 45, per la precisione) che prevede l’incremento delle risorse destinate alla lotta contro le dipendenze.

In questo caso si tratta di 1 milione di euro che sarà destinato alla definizione di percorsi di formazione e informazione rivolti ai docenti per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile.
La finalità della norma – si legge nel dossier ufficiale – è quella di rafforzare l’attività di prevenzione svolta dalla scuola, luogo per definizione deputato ad accompagnare e guidare i giovani nel loro percorso di formazione e crescita personale.
Negli ultimi anni il Ministero dell’istruzione e del merito ha promosso numerose iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti, ma – si legge ancora del dossier – “per rendere più efficace l’azione di prevenzione e supporto, appare necessario affiancare a queste iniziative una formazione strutturata per i docenti, affinando le loro competenze nell’intercettare tempestivamente eventuali segnali di disagio e nell’adottare strategie adeguate di intervento”.

In questo momento il decreto è all’esame del Senato per essere convertito in legge. Alcuni emendamenti presentati dall’opposizione finalizzati ad incrementare le risorse messe a disposizione delle scuole sono già stati respinti, ma il percorso non è poco più che all’inizio. Vedremo nei prossimi giorni se il Governo deciderà di modificare la norma e, soprattutto, di aumentare gli stanziamenti.