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È morto Gerardo Bianco, storico esponente della Democrazia Cristiana: fu ministro dell’Istruzione nel sesto Governo Andreotti

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Nella mattinata di oggi, 1 dicembre, è venuto a mancare a Roma Gerardo Bianco, 91 anni, esponente storico della Democrazia Cristiana, latinista, docente universitario e politico che ha ricoperto il ruolo di ministro della Pubblica Istruzione nel sesto Governo Andreotti.

La biografia

Gerardo Bianco è nato a Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, il 12 settembre 1931. Dopo la laurea in lettere classiche a Parma è diventato docente universitario di storia della lingua latina e letteratura latina presso la facoltà di lettere e filosofia dell’università di Parma. 

Bianco è stato deputato alla Camera tra il 1968 e il 2008 in nove legislature (dalla V alla XV), sette delle quali dal 1968 al 1994 con la Democrazia Cristiana, per la quale è stato segretario provinciale di Avellino, responsabile del settore della ricerca scientifica e dell’Ufficio Studi. 

Ha ricoperto il ruolo di condirettore della Enciclopedia oraziana presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana. Nel 1994, in seguito alla fine della DC, ha aderito al Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli. Sempre nello stesso anno è stato eletto Europarlamentare a Strasburgo del Partito Popolare Italiano (fino al 1999). Successivamente è diventato presidente dell’Associazione Nazionale degli ex parlamentari.

La breve attività da ministro

Il mandato di Bianco a Viale Trastevere non è durato a lungo, anzi, solo otto mesi: il democristiano ha ricoperto questo ruolo da luglio 1990 a marzo 1991. La sua attività da ministro non è stata costellata da particolari eventi. In questo lasso di tempo Bianco non ha avuto occasione di lasciare il segno.

Il democristiano si è trovato a fare da ponte tra i mandati di Sergio Mattarella e Riccardo Misasi. Il primo, l’attuale presidente della Repubblica, ha firmato la legge 148, approvata il 5 giugno 1990, che ha revisionato gli ordinamenti delle scuole elementari.

I nuovi orientamenti della scuola materna sono stati invece adottati con decreti ministeriali il 3 giugno 1991 dal successore di Bianco, Misasi.

Sembra che Bianco abbia accettato la carica di ministro contro la sua volontà, su pressione di Arnaldo Forlani.