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Ecco la carica dei 100 e lode

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Gli esami sono finiti. Adesso spazio per le vacanze all’insegna del relax e del divertimento, per raccogliere le energie e cominciare una nuova avventura. Suona così, più o meno, il ritornello degli studenti che hanno concluso gli Esami di maturità e si apprestano ad iniziare un nuovo ciclo, sia di studi che di vita.
La nostra redazione ha voluto intercettare i migliori, o comunque alcuni di quegli studenti che hanno superato gli Esami con la massima votazione: 100 e lode.
Dopo la loro partecipazione alla nostra iniziativa “Cento alla Maturità”, ecco qualche qualche curiosità sul loro conto, i loro progetti futuri e il rapporto con i compagni.
Per tutti gli intervistati, ovviamente, il 100 e lode rappresenta il frutto raccolto dopo cinque anni di grossi sacrifici.
Adele Ravagnani, studentessa del Liceo Scientifico di Collegno (To), oltre alla soddisfazione del voto finale, resta la passione per lo studio di tante materie che l’hanno affascinata, consapevole, come dichiara che “questo mi è stato d’aiuto per affrontare il mio percorso scolastico più facilmente e serenamente”. A settembre si iscriverà in Fisica all’Università di Torino.

Il futuro sembra essere certo per Adele e anche per Rossella Cariola, del Liceo Scientifico G. Galilei di Monopoli e dichiara: “quest’anno sono riuscita anche a coronare il mio più grande sogno: poter studiare medicina. Ho superato il test di ingresso all’ Università Cattolica del ‘Sacro Cuore’ a Roma e da ottobre si aprirà un nuovo grande capitolo della mia vita che spero potrà coronarsi di successo proprio come quello che è appena terminato”.

La buona notizia è che questi “cervelloni” vogliono restare in Italia per continuare gli studi e non espatriare in qualche ateneo europeo a prestare il loro talento. Anche se però alcuni ragazzi, come Valentina Di Conza del Liceo Scientifico “Rinaldo D’Aquino” di Montella (Av), ammettono che dopo aver l’Università in Italia vorrebbero specializzarsi all’estero.

Essere “secchioni” generalmente non garantisce vita facile. Ma evidentemente, questi talentuosi studenti sono anche campioni di rapporti interpersonali con i compagni di classe. “I miei compagni sono generalmente fieri e felici per me e questo fa sempre piacere”, dichiara Elena Costagli del Liceo Scientifico “G. Marconi” di San Miniato (Pi).

Considerando i terremoti e le proteste di tutto il mondo della scuola, abbiamo chiesto un parere a questi studenti in merito alla Riforma, per capire come vivono questa nuova ondata di cambiamenti che sta creando grande scontento.

In generale è emerso che, tranne qualcuno, molti studenti non condividono diversi punti, perché, come sostiene ancora Elena Costagli “riguardo ai nuovi poteri affidati al preside, scegliere i professori è un compito molto difficile, più di quanto si possa pensare e affidarlo ad un’unica persona, per quanto competente, è sempre rischioso”. Le fa eco Silvia Cacciotti del Liceo delle Scienze Umane “Regina Margherita” di Anagni (Fr) che aggiunge: “Ho paura che i criteri di scelta dei docenti non saranno in base alla meritocrazia di cui si parla”.
Più profonda l’analisi di Rossela Cariola del Liceo Scientifico G. Galilei di Monopoli: “credo che in tutto il complesso di riforme proposte siano mancate delle riflessioni strutturali su aspetti che, al contrario, premono per esser rimessi a nuovo. Mi riferisco ad esempio ad una revisione dei cicli, o a un cambiamento nella valutazione, spesso subita come una sentenza. O ancora ad un ripensamento dei programmi che, ormai, dialogano poco con la vita. Non vi è un piano di interventi contro la dispersione scolastica o ancora non si scommette sulla partecipazione attiva e responsabile di famiglie e studenti. Spero che in futuro si possa puntare l’attenzione su suddetti aspetti col fine di valorizzare la scuola per quello che è, non un luogo in cui ci si limita a somministrare sterili nozioni ma piuttosto luogo di importanti esperienze di vita”.