Home Politica scolastica Educazione alle relazioni: progetto annunciato nel 2023, finito nel nulla?

Educazione alle relazioni: progetto annunciato nel 2023, finito nel nulla?

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Il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, lo aveva annunciato dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, nel novembre del 2023: “Educare alle relazioni”. E aveva dichiarato, riporta pagellapolitica.it, indicando il link del ministero:  ““La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti, una negazione quotidiana della dignità della persona, che è il valore cardine della nostra società.

Per questo, nella notte fra il 24 e il 25 novembre, abbiamo illuminato di rosso la facciata del Ministero: è il rosso del sangue, dell’inaccettabile che si ripete ancora, come pochi giorni fa con la terribile vicenda di Giulia. La scuola costituzionale, che mette al centro il valore di ogni persona, deve essere in prima linea in questa battaglia. Per questo, come Ministero abbiamo elaborato il progetto ‘Educare alle relazioni’, frutto di un grande lavoro di collaborazione con le associazioni delle famiglie, degli studenti, dei docenti, i Sindacati, l’Ordine degli psicologi, e con la consulenza di giuristi e pedagogisti”.

“La giornata di oggi non può esaurirsi in una consapevolezza che dura soltanto 24 ore: per questo ho firmato, con il Ministro della Famiglia Eugenia Roccella e con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Protocollo d’intesa su prevenzione e contrasto della violenza maschile nei confronti delle donne e della violenza domestica”.

Il progetto “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”, era stato già firmato nel 2015 dall’allora ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Doveva promuovere nelle scuole superiori “progetti, percorsi educativi, attività pluridisciplinari e metodologie laboratoriali”, mentre la fase progettuale era stata attribuita al Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola (FONAGS), stanziando 15 milioni di euro.

A novembre 2023,  quando il ministro Valditara lo ripropose,  il quotidiano Domani aveva rivelato che alla guida del progetto era stato nominato Alessandro Amadori, già consulente del Ministero dell’Istruzione, autore  di un piccolo saggio in cui la violenza di genere è vista come “cattiveria”, e non come un fenomeno sistemico, ipotizzando una sorta di “guerra dei sessi” che vede da una parte i femminicidi e dall’altra la cattiveria delle donne.