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Elezioni, la sinistra alternativa come Di Maio e Salvini: Buona Scuola da cancellare

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Mentre Matteo Renzi difende la sua riforma della scuola, da Pierluigi Bersani giungono parole di rottura con il passato.

“Il percorso che abbiamo avviato fra Articolo 1 e Campo progressista è interessato a un confronto stringente con tutte le forze che sentono questa stessa esigenza di cambiamento e che vogliono portarla ad esiti di governo, fronteggiando una destra ormai incombente. Mi sembra molto utile prevedere iniziative come quelle che suggerisce Pippo Civati”, ha detto Bersani, arrivando alla festa nazionale di Sinistra Italiana dove è previsto un incontro con il padrone di casa, Nicola Fratoianni. All’incontro hanno partecipato anche Pippo Civati, Tomaso Montanari e Maurizio Acerbo.

“Quando parliamo di discontinuità – ha aggiunto l’esponente di Mdp – parliamo di regole del lavoro e del welfare, di investimenti per il territorio, di sanità, di scuola, di fisco”.

 

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A stretto giro di posta, la replica dello stesso segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: “A Bersani dico che c’è bisogno di una svolta, di una lista unitaria a sinistra, alternativa agli altri poli, alla destra e al Pd. Quello che determina se si farà o meno non è la legge elettorale o le primarie ma la convergenza sui programmi, sui contenuti”.

“Noi crediamo che bisogna essere alternativi al Pd sia prima, sia dopo le elezioni. Si può dialogare solo a patto che ritiri il Jobs Act, la Buona Scuola e le riforme che hanno danneggiato la vita dei cittadini. Il problema non è Renzi o Alfano ma le loro politiche”, ha concluso Fratoianni.

Insomma, sul fronte scolastica dalla sinistra alternativa il motto sembra unico: abbattere la riforma Renzi. Che poi è la stessa promessa fatta dai candidati premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, oltre che di vari leadere dei partiti di destra. Insomma, se il Partito Democratico non dovesse essere confermato al Governo, la Buona Scuola avrebbe i giorni contati.

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