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Entro Ferragosto il nuovo codice stradale: linea dura per i giovani al volante

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C’è anche l’insegnamento obbligatorio dell’educazione stradale nelle scuole tra delle nuove norme che il Parlamento si appresta a varare e rendere operative già nei prossimi giorni per ridurre il tributo di vittime di incidenti stradali: alla Camera il nuovo testo che attualizza il codice della strada è stato approvato quasi all’unanimità il 21 luglio dalla Commissione Trasporti di Montecitorio, che sulla materia ha anche delega legislativa. Considerando che sui contenuti sono d’accordo praticamente tutti gli esponenti di partito, la sua approvazione al Senato potrebbe arrivare già prima della pausa estiva. Quindi per i primi giorni di agosto. Ed entrare in vigore entro la fine del mese, prima che inizi il grande esodo estivo. Molte le restrizioni previste dal nuovo provvedimento al codice stradale: divieto assoluto di assumere alcol per neopatentati e autisti di professione, foglio rosa a 17 anni, introduzione del narco-test sulle strade alla presenza di personale sanitario, vincoli ulteriori per i 150 km all’ora in autostrada e 15 anni di carcere per chi uccide guidando sotto effetto di alcol e droghe.
Una serie di accorgimenti che renderanno ulteriormente difficile la circolazione, proprio a partire dai giorni di maggiori spostamenti estivi, soprattutto per che chi ha conseguito la patente da meno di tre anni e chi guida per lavoro: entrambe queste “categorie” non potranno bere neanche un goccio prima di mettersi al volante. Per neo-patentati e professionisti basterà essere fermati alla guida dopo aver assunto una sola birra vedersi commutare una multa da 155 a 624 euro la prima volta, in caso di seconda infrazione, addirittura la revoca della patente.
Ma la “linea dura” non riguarderà solo per loro. La licenza verrà immediatamente ritirata a chi inverta il senso di marcia, attraversi lo spartitraffico o percorra contromano autostrade e strade extraurbane. Arriva poi il narco-test, che affiancherà quello sul tasso alcolico. A praticarlo al guidatore, però, potrà essere solo personale sanitario. Per la definizione degli strumenti con i quali sarà effettuato il test il documento rimanda a un decreto attuativo.
Il nuovo codice prevede, oltre che l’insegnamento obbligatorio dell’educazione stradale nelle scuole, le cui modalità tuttavia non sono ancora state presentate, dei criteri di idoneità tecnica più stringenti per i titolari delle autoscuole. Tra le novità più discusse il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti di autostrada, interpretato dai critici come un ammorbidimento delle regole. In realtà attualmente il codice della strada stabilisce, all’articolo 142, che “sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 chilometri orari”. Il nuovo provvedimento impone che l’innalzamento del limite possa avvenire soltanto nei tratti di strada in cui sono installati i tutor (rilevatori in grado di calcolare la velocità media dell’auto su un determinato tratto di strada, tenendo conto del tempo impiegato dal veicolo per percorrerlo tutto).
Tra le altre novità tecnologiche, invece, il testo introduce in via sperimentale la “scatola nera” sui veicoli per i quali è necessaria la patente di guida C, D o E e del “casco elettronico” per chi viaggia su due ruote. Ma se gli italiani dovranno stare più attenti alla guida, anche per i Comuni si profila un giro di vite. Tra le novità, infatti, c’è anche il divieto per gli enti locali di far uso di autovelox e di altri strumenti di controllo se non di loro proprietà. Mezzi che comunque potranno essere utilizzati solo con l’impiego di vigili. In questo modo viene di fatto vietata la pratica di dare in appalto a società esterne il controllo del traffico e la sanzione delle contravvenzioni. L’innovazione dovrebbe scoraggiare la pratica di fare cassa attraverso le multe. E una buona parte dei proventi delle multe dovrà essere obbligatoriamente indirizzata al miglioramento della segnaletica stradale, al potenziamento delle barriere, al rinnovo del manto stradale e all’intensificazione dei controlli. Quei controlli che continueranno a rappresentare, almeno fino ad una sensibilizzazione di massa sull’argomento (i cui effetti si potranno toccare con mano comunque non prima di diversi anni), il sistema più efficace per ridurre il numero di famiglie distrutte quasi sempre da comportamenti incauti.