Home Disabilità Faraone: più formazione per affrontare la disabilità. Pronta la legge sul sostegno

Faraone: più formazione per affrontare la disabilità. Pronta la legge sul sostegno

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 “I nostri figli hanno paura e la scuola non fa nulla, abbiamo voluto attirare l’attenzione sul problema”: così i genitori dei bimbi della scuola di San Giuseppe Jato, Palermo, che non hanno mandato i figli a scuola perché spaventati dall’alunno autistico.

E La Repubblica ha intervistato il sottosegretario Davide Faraone per capire meglio cosa sta succedendo nella nostra scuola dove fenomeni simi sono già accaduti e cosa intende fare il Governo per la formazione dei prof : “Giovedì prossimo vado a San Giuseppe Jato, voglio seguire personalmente tutte le segnalazioni. Ogni inclusione fallita è il fallimento di una scuola. E se l’episodio si confermerà così come è stato raccontato, saremo durissimi con i protagonisti dell’episodio. Un ragazzo autistico- spiega Faraone a Repubblica- in corridoio, o a mensa da solo, è il fallimento di una scuola intera, dei suoi protagonisti. Se si è scelta una scorciatoia alla fatica dell’inclusione nessuno può sentirsi deresponsabilizzato”.

 

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“Verificheremo tutto- dice ancora il sottosegretario- Certo è che l’aggressività a scuola segnala quello che ho appena segnalato: il fallimento di un progetto di inclusione. Questi percorsi, lo dico per esperienza vissuta, valgono più di mesi di lezione in classe. E per fortuna le esperienze straordinarie sono ben maggiori dei casi che finiscono sui giornali”.

In ogni caso, continua faraone una nuova legge sul sostegno “sarà pronta nelle prossime settimane, prima della fine dell’anno. Prevedrà più formazione degli insegnanti. Resteranno docenti universali, ma avranno specificità profonde. Ogni insegnante dovrà conoscere i singoli sostegni: un bimbo autistico, un ragazzo down, un non vedente, uno studente che non sente. Nascerà un unico centro e collegherà la scuola, l’Asl, l’Inps: lì si potranno richiedere le ore di sostegno. Bisogna chiudere con i maestri specifici che se ne vanno a gennaio o a fine anno, il danno provocato da queste interruzioni della didattica è forte. La scuola italiana sul sostegno offrirà continuità. Credo che costruire una legge con questa consapevolezza sia il modo migliore per fare il sottosegretario. Vorrei dire che seguirò personalmente i nuovi insegnanti”.

 “Non abbiamo perso per strada nessuno, i cinquemila insegnanti di sostegno in più ci saranno. E, in tutto, avremo venticinquemila docenti stabili in più, l’organico di fatto diventerà di diritto. Ridurremo al minimo le assegnazioni provvisorie, i trasferimenti, la mobilità”.