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Ferie d’ufficio, i sindacati chiedono lumi

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Sulle controversa questione delle ferie da assegnare forzatamente ai precari, per evitare di liquidarle a supplenza finita, i sindacati vogliono vederci chiaro. Dopo aver preso atto che la legge di stabilità ha solo parzialmente risolto la questione delle ferie “coatte”, introdotta nell’estate scorsa attraverso la spending review, l’11 gennaio Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda hanno scritto a Miur per sollecitare “un incontro urgente” attraverso cui “discutere della nuova normativa relativa alle ferie del personale a tempo determinato, affichè le scuole possano avere una circolare esplicativa di riferimento”.
Secondo i sindacati di comparto, “le recenti modifiche normative di cui all’oggetto, hanno determinato un diffuso clima di conflittualità nelle Istituzioni scolastiche relativamente al diritto di fruizione delle ferie del personale con contratto a tempo determinato; ciò, in mancanza di indicazioni applicative delle norme citate da parte di codesto Ministero”.
Pertanto, le segreterie nazionali di Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda hanno chiesto “un incontro urgente per un confronto sull’argomento, preliminare ad una necessaria circolare applicativa, al fine di favorire una corretta ed omogenea applicazione delle norme in oggetto. Tale richiesta – sottolineano – è ulteriormente motivata dall’introduzione delle modifiche al D.L. n. 95/20123, per effetto dell’approvazione della legge di Stabilità” In caso contrario, se l’incontro non dovesse verificarsi, i sindacati sono convinti che non potrà che accentuarsi “clima di conflittualità che si regista nelle singole Istituzioni scolastiche, in assenza di indicazioni operative omogenee ed applicative delle norme di cui all’oggetto”.
Le organizzazioni che difendono gli interessi dei lavoratori hanno, infine, chiesto “la immediata attivazione su NoiPA, ove non ancora in funzione, della possibilità per le scuole di comunicare la liquidazione delle ferie maturate”.
Nella stessa giornata, anche l’Anief ha chiesto al Miur un intervento chiarificatore sulla questione. “Le necessità di fornire ‘indicazioni applicative’ deriva, in particolare, – sostiene il sindacato degli educatori in formazione – dai chiarimenti che la pubblicazione della legge di stabilità ha permesso di realizzare sull’adozione di alcune parti del D.L. 95/2012 approvato la scorsa estate. Modifiche che ora, al di là delle interpretazioni soggettive o di parte, contengono un punto fermo: qualsiasi modifica all’assetto tradizionale di fruizione delle ferie maturate dal personale a tempo determinato non può essere attuata prima dell’inizio dell’anno scolastico 2013/14”.
L’Anief ricorda quindi i punti che riguardano la questione affrontati nel testo della legge di Stabilità approvato poco prima di Natale a Palazzo Madama: “al comma 54 dell’art. 1, si indica che ‘il personale docente di tutti i gradi di istruzione fruisce delle ferie nei giorni di sospensione delle lezioni definiti dai calendari scolastici regionali, ad esclusione di quelli destinati agli scrutini, agli esami di Stato e alle attività valutative’.  Di seguito, al comma 55, si ribadisce che la fruizione delle ferie del personale della scuola, docente e Ata, è subordinata alla mancanza delle lezioni. Nel comma successivo, il 56, viene tuttavia specificato che ‘le disposizioni di cui ai commi 54 e 55 non possono essere derogate dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Le clausole contrattuali contrastanti sono disapplicate dal 1° settembre 2013’.
La conclusione è nelle parole del presidente, Marcello Pacifico: “è evidente a tutti che le norme contrattuali in vigore che regolano la gestione delle ferie del personale precario rimarranno, sino al termine dell’anno scolastico in corso, quelle precedenti alle disposizioni normative contenute nella legge di stabilità”.
“Cogliamo l’occasione – continua il presidente del giovane sindacato – per ricordare che diversi dirigenti scolastici prima dell’approvazione della legge di stabilità, adottando incautamente sul personale della scuola le novità introdotte dalla spending review per gli altri comparti della pubblica amministrazione, hanno collocato coattivamente in ferie i loro dipendenti in servizio attraverso contratti brevi o fino al 30 giugno 2013. Si tratta di soluzioni che ora, alla luce delle nuove norme, devono essere obbligatoriamente cancellate: le ferie d’ufficio, almeno fino al 1° settembre 2013, non si applicano”.
Molto critico sulla derogabilità dei contratti collettivi si è detta la Flc-Cgil. Secondo cui l’aggiramento delle norme contrattuali, formulato dal Governo Monti, rappresentano “un intervento gravissimo della legge su materie di esclusiva competenza contrattuale”. “Lo stesso art. 40 del decreto 165/2001 – sottolinea la Flc-Cgil – stabilisce che la contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro e orario e ferie rientrano pienamente in questa determinazione legislativa”. La conclusione del sindacato è davvero pessimistica: “prosegue quindi l’operazione di smantellamento dei contratti e della contrattazione già avviata”.