
L’anno scolastico 2024/2025 sta volgendo al termine e in tantissime scuole si stanno concludendo un numero altissimo di corsi PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). Stiamo parlando di centinaia di corsi per singola istituzione scolastica rivolti a studenti e altrettanti rivolti a docenti. Una bulimia di progetti che in Italia non ha precedenti, ma per qualcuno anche uno spreco di risorse pubbliche speso in un settore che è in totale sofferenza per carenze strutturali, per un ritardo sul piano del digitale e per evidenti problematiche sulla didattica e gli apprendimenti.
Corsi PNRR competenze STEM
Il Decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 12 aprile 2023, n. 65, ha destinato risorse importanti per promuovere lo sviluppo delle competenze STEM e multilingue tra studenti e insegnanti. È importante ricordare che al comma 1 dell’art.1 del DM 65/2023, al fine di assicurare il raggiungimento dei relativi target e milestone, è destinata una somma pari a euro 600.000.000,00 (seicentomilioni/00) per la realizzazione di percorsi didattici, formativi e di orientamento per alunni e studenti finalizzati a promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche, garantendo pari opportunità e parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM, anche sulla base di quanto previsto dai commi 547-554 della legge 29 dicembre 2022, n.197. Dal comma 3 del suddetto art.1 del DM 65/2023, è altresì destinata una somma pari a euro 150.000.000,00 (centocinquantamilioni/00) per la realizzazione di percorsi formativi di lingua e di metodologia di durata annuale, finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche dei docenti in servizio e al miglioramento delle loro competenze metodologiche di insegnamento, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 7, lettera a), della legge 13 luglio 2015, n. 107, e del target M4C1-17, in favore di tutte istituzioni scolastiche statali.
Corsi PNRR per didattica digitale integrata
Per l’attuazione dell’Investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, al fine di assicurare il raggiungimento dei relativi target e milestone, è destinata una somma pari a euro 450.000.000,00 (quattrocentocinquantamilioni/00) a favore di tutte le istituzioni scolastiche statali quali snodi formativi locali del sistema di formazione continua per la transizione digitale finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi per il personale scolastico (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale ATA, docenti, personale educativo) sulla transizione digitale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, in coerenza con i quadri di riferimento europei per le competenze digitali DigComp 2.2 e DigCompEdu, nel rispetto del citato target M4C1-13, riservando una quota pari al 40% alle scuole appartenenti alle regioni del Mezzogiorno.
Bulimia di corsi nelle scuole
Tra qualche proroga concessa dal MIM, fino a 5 giugno 2025, per quanto riguarda la conclusione dei corsi di orientamento STEM e dei corsi di lingua e metodologia per docenti, c’è da sottolineare che ogni singola scuola ha prodotto decine e decine di corsi PNRR per studenti e docenti, addirittura qualche scuola ne ha prodotti anche 140, 150 e addirittura 180 corsi. Una bulimia di corsi che non ha precedenti e una grande quantità di risorse spese per i docenti esperti e i tutor che hanno provveduto alla realizzazione dei percorsi e alla gestione amministrativa della piattaforma digitale “Futura”.