Home I lettori ci scrivono G.M. 2012: “Il maxiemendamento non sia elusivo del Testo Unico”

G.M. 2012: “Il maxiemendamento non sia elusivo del Testo Unico”

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“Se sarà un maxiemendamento lo strumento attraverso il quale il Pd farà approvare il disegno di legge sulla scuola al Senato, questo non potrà fare a meno di ripristinare la costituzionalità dell’articolo 10 sulle assunzioni, rimuovendo la deroga al Testo Unico che fa scorrere le sole Graduatorie a Esaurimento e sospende le Graduatorie di Merito concorsuali (mentre dovrebbero scorrere 50% e 50%, secondo la legge)”. È quanto dichiara in una nota stampa Romina Pepe, portavoce dei docenti che hanno superato l’ultimo concorso a cattedre del gruppo GM 2012 in rispetto del T.U.
“Lo strumento più semplice per raggiungere questo scopo – continua la portavoce degli insegnanti non ancora assunti come altre migliaia nelle loro stesse condizioni – lo abbiamo indicato tre giorni fa in una lettera ai senatori: inserire l’emendamento 10.63 nel testo che il Governo intenderà portare al voto diretto dell’aula di Palazzo Madama”.

“Il testo – spiega Romina Pepe – ripristina l’accesso paritetico (50% e 50%) da Graduatorie di Merito e da Gae previsto dal Testo Unico, fino all’esaurimento di una graduatoria. A partire da quel momento, per tutte le assunzioni ulteriormente necessarie, si attinge al 100% dalla graduatoria rimasta, quale essa sia”.

“I contenuti dell’emendamento – prosegue la portavoce – rispondono alle caratteristiche di:

– rispettare le leggi vigenti senza alcuna forzatura o deroga ingiustificata;

– rispettare la Costituzione;

– premiare veramente il merito;

– non comportare aumenti di costi rispetto a quelli già stanziati”.

“Inoltre – conclude Romina Pepe -, considerato che è stato firmato da 14 autorevoli senatori del Partito Democratico (Gotor, Corsini, D’Adda, Dirindin, Fornaro, Gatti, Lai, Lo Giudice, Lo Moro, Manassero, Manconi, Mucchetti, Pegorer, e Ricchiuti), siamo certi che il partito di maggioranza relativa vorrà inserirlo nel testo destinato a tornare, in seconda lettura, alla Camera dei Deputati”.