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Giannini: l’attuazione della delega sul diritto allo studio la faremo con gli studenti

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Novità in arrivo per il diritto allo studio, soprattutto per l’attuazione della delega inclusa nella L. 107/15 e per i nuovi meccanismi Isee che portano alla concessione delle borse di studio.

A preannunciarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a Paestum, in provincia di Salerno, nel corso di un incontro tenuto con i giovani che partecipano al “Revolution Camp” organizzato dall’Unione degli Universitari e dalla Rete degli Studenti.

“Sono disponibile a lavorare insieme a tutti i componenti del Forum delle associazioni studentesche all’attuazione della delega sul diritto allo studio”, ha detto Giannini sottolineando che il suo “appello a lavorare insieme riguarda tutte le associazioni studentesche del Forum”.

Giannini ha dato la propria disponibilità “a lavorare per rivisitare i meccanismi Isee, anche se – ha avvertito – il superamento dell’insufficienza delle borse di studio è un tema che coinvolge differenti livelli di responsabilità e diversi attori. Il Miur – ha ricordato – ha fatto la propria parte e i 168 milioni di euro di sua competenza sono sul tavolo. Tutti i soggetti – ha aggiunto – devono partecipare alla nuova fase, a cominciare dalla Conferenza Stato-Regioni”.

 

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Il ministro ha risposto a lungo alle domande degli studenti: al termine, riferisce l’Ansa, ha detto che il confronto è stato “molto costruttivo, corretto, franco e diretto, con impegni precisi”. Gli studenti hanno giudicato in maniera “positiva l’apertura e la disponibilità del Ministro ai tavoli di confronto a partire da settembre, anche se – ha commentato uno degli organizzatori del Camp, Alberto Irone – le risposte che ci ha dato sul piano politico secondo noi non sono soddisfacenti“.  

Gli studenti rivendicano non solo una maggiore concessione di borse di studio, ma anche di sostegno sotto altre forme, considerando la riduzione complessiva degli ultimi anni, riguardante proprio i fondi pubblici a loro riservati.

La delega per la revisione delle deleghe sul diritto allo studio, da approvare entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della riforma, è prevista dal comma 181 del testo approvato: in particolare, al punto 8 si parla di “garanzia dell’effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle competenze delle regioni in tale materia, attraverso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, sia in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio, sia in relazione ai servizi strumentali; potenziamento della Carta dello studente, tenuto conto del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale, al fine di attestare attraverso la stessa lo status di studente e rendere possibile l’accesso a programmi relativi a beni e servizi di natura culturale, a servizi per la mobilità nazionale e internazionale, ad ausili di natura tecnologica per lo studio e per l’acquisto di materiale scolastico, nonché possibilità di associare funzionalità aggiuntive per strumenti di pagamento attraverso borsellino elettronico”. 

 

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