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Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo

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Dopo l’adozione da parte dell’UNESCO della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale, avvenuta nel 2001, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, con lo scopo di sostenere il dialogo fra i popoli. La giornata si celebra in tutto il mondo il 21 maggio di ogni anno e rappresenta un’occasione imperdibile per esaltare la cooperazione fra persone appartenenti a diverse realtà culturali. Il Coordinamento nazionale dei docenti dei diritti umani, invita le scuole di ogni ordine e grado a aderire alla Giornata mondiale della diversità culturale attraverso la promozione e il sostegno delle competenze interetniche nei giovani.

La scuola, per mezzo della sua azione educativa, può contribuire a quello sforzo pedagogico a cui l’intera Europa sarà chiamata nei prossimi anni. Di fronte all’avanzare delle migrazioni e alla successiva accoglienza e ripartizione fra gli Stati europei di centinaia di migliaia di rifugiati, l’educazione alla diversità rappresenta una risorsa per favorire la collaborazione anche fra identità diverse. All’interno di una stessa cornice di valori, diverse abilità e stili di vita possono far nascere idee originali, rendere ogni contributo fruttuoso, generando percorsi creativi non omologati ad una cultura dominante.

L’invito alle scuole è dunque di leggere e approfondire i principi fondamentali della Costituzione italiana, contenuti dal primo al dodicesimo articolo, che rappresentano le basi ideali e democratiche dello Stato. Fra essi, meritano di essere ricordati l’articolo 6 sulla tutela delle minoranze linguistiche e gli articoli 7 e 8 che regolano i rapporti fra lo Stato e le confessioni religiose, tutte egualmente libere davanti alla legge. 

Quest’anno la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo si svolgerà a Duino, in provincia di Trieste, in una terra di frontiera e di confronto fra la cultura latina, tedesca e slava. Un luogo di confine, per decenni teatro di conflitti tra Est e ovest. In campo internazionale, bisogna ribadire quanto le basi di una pacifica convivenza fra i popoli possa contribuire alla creazione di un futuro di giustizia e benessere.

A tal fine è bene tener presente la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che rappresenta la cornice morale, culturale e normativa, entro la quale tutti i paesi avanzati oggi si riconoscono. In particolare si invitano gli studenti a leggere gli articoli 14 e 27 per cui ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni; e di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. Infine l’articolo 29, dove viene stabilito che ogni individuo ha anche dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.

Fra i doveri, senza dubbio, possiamo citare quello di rispettarne le leggi, le usanze e le tradizioni, contribuendo a migliorare il dialogo nella diversità culturale.