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Gli spezzoni ai docenti di ruolo costano più delle supplenze

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Assegnare ai docenti di ruolo le ore eccedenti, invece di nominare i supplenti, non fa risparmiare. L’amministrazione centrale, peraltro, aveva elaborato la norma (l’articolo 22, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448) pensando che ai docenti di ruolo non fosse dovuta la cosiddetta indennità integrativa speciale, per le ore eccedenti. E se così fosse stato, effettivamente ci sarebbero stati dei risparmi.
Ma i tecnici di viale Trastevere avevano fatto i conti senza considerare che la giurisprudenza, da anni, è di diverso avviso. E dunque, quando i diretti interessati si sono visti corrispondere solo 1/78 dello stipendio tabellare, senza l’indennità integrativa speciale, in tutti i casi in cui hanno presentato ricorso, hanno vinto la causa. E spesso l’amministrazione è stata condannata anche al pagamento delle spese di giudizio.
E dopo circa 3 anni di tiro alla fune, il Ministero dell’istruzione si è rassegnato e ha emanato una nota in cui si dice che l’indennità integrativa speciale è dovuta anche per le ore eccedenti (prot.456/E/2 del 30 novembre 2005). Per lo meno a partire dal 24 luglio 2003, data di sottoscrizione del contratto di lavoro, con il quale l’indennità integrativa speciale è stata conglobata nello stipendio tabellare.
Per avere un’idea dei costi aggiuntivi che il Ministero dovrà sopportare, basta confrontare il costo di un’ora di supplenza settimanale con il costo di un’ora eccedente, sempre settimanale, di docenti appartenenti alle diverse classi stipendiali. Ebbene, un’ora di supplenza costa alle fine del mese 96,94 euro, sia alle medie che alle superiori.
Per contro, un’ora eccedente settimanale alle medie va dai 107, 93 euro del docente con 15 anni di anzianità di servizio (per esempio, i docenti assunti con il concorso del 1990) ai 132,06 euro del docente che ha maturato 35 anni di servizio. La forbice si apre ancora di più se il confronto viene effettuato con i docenti delle scuole superiori. Si va dai 111,24 euro del docente con 15 anni di servizio ai 138,64 euro del docente con 35 anni di servizio. I conti vanno più o meno in pareggio se, invece, il docente di ruolo ha un’anzianità di servizio inferiore ai 15 anni.
Ma si tratta di ipotesi residuali, considerando l’età media piuttosto elevata della maggior parte dei docenti di ruolo attualmente in servizio.