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Gps 2022, i docenti con titolo estero non possono indicare le 150 preferenze

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È entrata nel vivo la procedura propedeutica alle operazioni di conferimento degli incarichi annuali e fino al termine delle attività didattiche ai docenti inseriti in Gae e Gps.

I docenti che hanno conseguito all’estero il titolo di abilitazione o di specializzazione su sostegno hanno tuttavia avuto una brutta sorpresa.

A conferma di quanto previsto dall’ordinanza ministeriale 112/2022, la quale prevede che i docenti in attesa di riconoscimento in Italia del titolo conseguito all’estero vengono inseriti con riserva in I fascia Gps, senza tuttavia poter ricevere alcun incarico di supplenza, la piattaforma su Istanze On line finalizzata all’indicazione delle 150 preferenze ai fini del conferimento degli incarichi di supplenza annuale e fino al termine delle attività didattiche non consente loro di esprimere alcuna preferenza, tagliandoli quindi fuori da ogni possibilità di partecipare alle operazioni.

La clausola dell’ordinanza 112/2022 ha quindi oggi espresso tutta la sua portata lesiva nei confronti dei docenti in attesa di riconoscimento del titolo estero i quali, una volta pubblicate nei giorni scorsi le Gps in tutta Italia ed aperta la funzione per l’indicazione delle 150 preferenze, vedono preclusa ogni possibilità di lavoro.

Appare lecito a questo punto chiedersi a cosa possa servire un inserimento con riserva in graduatoria, quando viene impedita ogni possibilità di lavoro, a maggior ragione laddove i tempi per il riconoscimento in Italia dei titoli esteri sono notoriamente eccessivamente lunghi.

Vedremo adesso cosa deciderà il Tribunale Amministrativo del Lazio, innanzi al quale sono stati presentati numerosi ricorsi per contestare questa clausola dell’OM 112/2022 la quale, alla luce della pubblicazione delle Gps e dell’impossibilità di indicare le 50 preferenze, si palesa oggi in tutta la sua lesività.