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I costi della Pubblica Istruzione

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Per il Ministero della Pubblica Istruzione si prevede nel 2000 una spesa di 63.015 miliardi, che rappresenta oltre il 46% dei costi totali prospettati per i vari Ministeri. E’ quanto emerge dal “Budget 2000”, il documento approntato per la prima volta dalla Ragioneria Generale dello Stato e messo a punto per analizzare la composizione della spesa pubblica.
Ma il dato, in realtà, è parziale e per avere un quadro attendibile occorre fare riferimento non soltanto ai costi ministeriali, ma anche a quelle voci di spesa che risultano come trasferimenti ad enti locali o previdenziali e alle imprese (il sostegno alle aziende supera i 47.000 miliardi di lire). Considerando questo ulteriore capitolo di spesa la previsione per il 2000 sale a 722.920 miliardi di uscite dalle casse dello Stato e la percentuale riservata alla Pubblica Istruzione scende drasticamente all’8,72% dei costi totali. Peraltro, tolti i soldi riservati al pagamento degli stipendi dei docenti restano appena 2254 miliardi da destinare agli investimenti, al finanziamento delle riforme, al miglioramento delle strutture scolastiche e alle dotazioni per laboratori scientifici, linguistici o multimediali.
Uno studio realizzato da Confindustria sottolinea come in Italia la spesa per alunno è più alta del 15% rispetto a quella media dei Paesi dell’Ocse. Peccato, però, che Confindustria non segnali che gli stipendi degli insegnanti italiani siano in genere inferiori a quelli dei colleghi europei e non proponga soluzioni per colmare il divario retributivo.