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Gratteri: i docenti sono sottopagati e poco valorizzati e gli studenti non riconoscono il loro ruolo

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Alla vigilia del rientro in aula per gli studenti, arrivano parole di incoraggiamento da Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Catanzaro.

“Dovete studiare, comportarvi bene, essere educati. A 18 anni donare il sangue e andare a trovare gli anziani nelle strutture”.

Gratteri, la scorsa settimana, è stato ospite della sede Rai regionale della Calabria per presentare il volume “L’inganno della mafia” (edito da Rai Eri), scritto in collaborazione con Antonio Nicaso, studioso dei fenomeni criminali.

Come si legge su Huffington Post, Nicola Gratteri, dall’aprile del 2016 Procuratore della Repubblica del capoluogo della regione Calabria, ha spiegato come il libro sia nato “quando abbiamo visto ragazzini delle scuole medie emulare protagonisti di fiction e film sulla mafia”.
Inoltre, “molti insegnanti ci hanno raccontato che davanti alle scuole medie i bambini giocano a parlare, a vestirsi e ad avere soprannomi dei protagonisti mafiosi dei film e delle fiction”.

E quando tornano a casa le cose non vanno meglio: la violenza in tv è a tutte le ore, crimini, assassini. Per non parlare dei talk show dove viene incolpata la scuola per i comportamenti insani di questi ragazzi.

Gratteri insiste con la scuola, sottolineando il ruolo decisivo degli insegnanti: “la mattina bisogna prima studiare, poi incontri e dibattiti sulla legalità si possono organizzare di pomeriggio. Oggi gli insegnanti sono poco pagati e poco valorizzati mentre il loro ruolo è fondamentale. I giovani vedono il ragazzetto con la macchina di grande cilindrata e lo considerano un mito, poi vedono l’insegnante con una utilitaria e lo considerano un morto di fame”.
Cari ragazzi, studiate. Fottiamoli!

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