Home Politica scolastica I docenti vittime della 107 reclamano i loro diritti

I docenti vittime della 107 reclamano i loro diritti

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I comitati Ossevatorio Diritti Scuola, Nastrini Liberi Uniti, Comitato 8000 esiliati, Vittime dell’algoritmo e Nastrini Rossi hanno fatto pervenire alla nostra redazione il seguente comunicato riguardante la manifestazione che si terrà oggi, 13 giugno alle 18,30 presso alcune sedi regionalali della Rai.

 

Gli esiti della mobilità per la scuola primaria parlano chiaro. Siamo al punto di partenza.

I docenti assunti dalla L.107, una legge ingiusta, una non riforma, restano nelle sedi destinate loro dalla mobilità coatta e dall’algoritmo folle.

Ma nonostante ciò chiari segnali di chiusura trapelano dalle stanze in cui si stanno contrattando articoli, postille e note per sancire le regole che determineranno le utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente per il futuro anno scolastico.

Dimenticando forse che da quelle note dipende la vita di molte persone.Il MIUR vorrebbe negare a tutti i docenti assunti da meno di tre anni, di poter tentare, grazie alla domanda di assegnazione provvisoria, di ricongiungersi ai propri familiari e alleviare per un anno gli enormi disagi che l’assunzione nazionale,seguita da altrettanta mobilità obbligatoria nazionale, sta determinando. Un diritto sacrosanto, ma che si vorrebbe riservare solo a poche categorie speciali.

Ci ritroviamo per questo il 13 giugno alle ore 18,30 davanti alle sedi regionali della RAI a Palermo, Catania, Napoli, Cosenza, Pescara e a Bari sotto il porticato della Regione, a manifestare per i nostri diritti che sono i diritti di tutti. Insieme, tutti i gruppi di docenti nati a seguito della 107, per una scuola che sia buona per davvero e che funzioni.

Abbiamo scelto le sedi regionali RAI delle regioni più colpite dall’esodo di massa dei docenti perché attraverso esse le nostre voci possano trovare la risonanza che meritano.

Un Paese in cui le pari opportunità si realizzano davvero identichein ogni luogo non può ammettere che un esodo di massa di 30mila docenti da sud a nord, per la maggior parte donne con età media oltre i 40 anni, diventi la soluzione di un problema di stabilizzazione lavorativa.

Invitiamo tutti coloro che condividono le nostre ragioni, che credono nella scuola pubblica, nel diritto allo studio, nella parità di trattamento, nell’uguaglianza tra lavoratori, nella continuità didattica e familiare, ad unirsi a noi: i genitori, i colleghi e le colleghe, le associazioni, i comitati, le sigle sindacali cheapertamente si sono dichiarate  a favore della deroga al vincolo per le assegnazioni provvisorie e quelle che ancora non lo hanno fatto.

Uniti per la nostra Scuola!

 

Infine, il senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana) ospita il 14 giugno alle ore 18, presso la Sala Nassiriya del Senato, una conferenza stampa dell’Osservatorio Diritti Scuola per illustrare le criticità dell’attuazione della mobilità per il nuovo anno scolastico, che rischia di penalizzare ancora una volta gli insegnanti di sostegno e alunni disabili che vivono nel Meridione, e chiedere con forza la concessione delle assegnazioni provvisorie in deroga al vincolo triennale.