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“I giovani e la crisi” è piaciuto al 41,2% degli esaminandi. E Profumo:”Fiducia e gratitudine alla scuola”

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Il Miur con un comunicato fa sapere gli esiti, in percentuali e attraverso un campione significativo di 419 scuole, delle scelte operate dai ragazzi, impegnati con gli esami di stato di oggi, relativamente ai temi meglio graditi alla prima prova scritta di italiano.
Ed è risultato che la traccia del saggio breve dell’ambito socio-economico più gettonato è stato il tema dal titolo “I giovani e la crisi” che è stato scelto dal 41,2% degli studenti.
Al secondo posto il tema di ordine generale “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”, svolto dal 21,9% dei candidati.
Al terzo posto invece la traccia di ambito tecnico-scientifico “La responsabilità della scienza e della tecnologia” scelta dal 14,5% degli studenti.
A seguire l’analisi del testo dell’autore Eugenio Montale con il brano “Ammazzare il tempo” scelto dal 9,0%, mentre il tema storico sullo sterminio degli ebrei è stato svolto dal 4,7%.
Un risultato questo particolarmente rilevante dato che la media negli ultimi anni di coloro che sceglievano questo ambito si attestava attorno all’1%.
Al sesto posto nelle preferenze dei ragazzi il tema di ambito artistico-letterario “Il labirinto” scelto dal 4,6% e infine il tema di ambito storico-politico “Bene individuale e bene comune” svolto dal 4,1% degli studenti.
Sia nei Licei, sia negli Istituti tecnici e professionali la traccia più gettonata è stata quella in ambito socio-economico passando da un massimo del 51,4% degli Istituti tecnici ad un minimo del 31,8% dei licei.
Il ministro Profumo, in considerazione delle poche disfunzioni registrate, vista la novità rappresentata dal plico telematico adottato a partire da quest’anno, ha così espresso il suo compiacimento:
“Il successo del plico telematico, oggi alla sua prima prova con l’invio delle tracce degli esami di maturità 2012, rappresenta una scommessa vinta da tutta la comunità scolastica, che da Nord a Sud ha dimostrato di sapersi misurare con questa piccola-grande rivoluzione.
La scuola italiana, come il Paese che la accoglie, sono dunque pronti e all’altezza della sfida per la modernità che i nostri tempi ci impongono. Così come la scuola, quando crede in se stessa, può essere motore dell’innovazione nazionale superando i propri limiti, anche l’Italia, che è un grande Paese, se saprà essere unita e solidale, potrà guardare con fiducia e determinazione al suo futuro, vincendo le attuali difficoltà economiche.
Non dobbiamo avere paura di osare, e cimentarci con il nostro futuro. In questa giornata speciale per tanti studenti, insegnanti e dirigenti scolastici voglio sottolineare il mio sentimento di sincera fiducia e gratitudine verso la comunità che mi onoro di rappresentare in qualità di professore e Ministro.
Infine, colgo l’occasione per esprimere una particolare vicinanza agli oltre 1700 ragazzi delle zone colpite dal terremoto che, per le difficili circostanze, quest’anno affronteranno una maturità diversa, ma non meno importante. A loro, e a tutti gli altri maturandi, ancora una volta il mio più sincero ed emozionato in bocca al lupo”.