
Il 6 marzo si celebra la Giornata europea dei Giusti dell’umanità̀. Una manifestazione commemorativa, ma al tempo stesso di proposta e impegno per il futuro, voluta da Gariwo, acronimo che sta per Gardens of the Righteous Worldwide.
Come ricorda il quotidiano Avvenire, il Comitato per la Foresta dei Giusti – Gariwo onlus, trasformata recentemente in Fondazione, ha iniziato a operare a Milano nel 1999. Il termine Giusto è tratto dal passo del Talmud che afferma “chi salva una vita salva il mondo intero” ed è stato applicato per la prima volta in Israele con i Giusti tra le Nazioni onorati nel Giardino di Yad Vashem, in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa. Gariwo – si legge sul suo sito – è nata con l’intento di estendere tale esperienza dalla memoria della Shoah a quella di tutte le persecuzioni contro gli esseri umani. Così, nel 2003, con la collaborazione del Comune di Milano, nasce nel capoluogo lombardo il Giardino dei Giusti al Monte Stella, un parco noto ai milanesi anche come la Montagnetta di San Siro.
Nel contesto delle Olimpiadi invernali del 2026 – si legge sul sito di Gariwo – la scelta di onorare atleti, atlete e personalità chiave del mondo dello sport scaturisce dal desiderio di rendere il Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella un luogo di disseminazione non soltanto dei valori di pace, democrazia e pari diritti, ma anche dei messaggi di solidarietà, lealtà, amicizia e giustizia veicolati dallo sport e dalla sua pratica. Le figure onorate nel corso della manifestazione, che si terrà l’11 marzo al Monte Stella sono: Bronislaw Czech, Harry Seidel, Emil e Dana Zatopek, Khalida Popal e Antonio Maglio. Il primo, uno sciatore polacco, si oppose ai nazisti e si unì alla Resistenza nel suo paese trasportando i documenti dei perseguitati polacchi in Ungheria e che per questo morì ad Auschwitz; il ciclista Harry Seidel (1938-2020) è invece passato alla storia come “il ciclista del Muro”: come il nostro “Giusto tra le Nazioni” Gino Bartali, riuscì a far mettere in fuga oltre 100 perseguitati attraverso il tunnel scavato sotto il Muro di Berlino. Emil Zàtopek è certamente il più noto di tutti: celeberrimo maratoneta con i suoi 4 ori e un argento olimpico, sarà ricordato assieme alla moglie Dana, importante giavellottista. Entrambi si distinsero tra i dissidenti della “Primavera di Praga” e per questo pagarono, Emil con i lavori forzati e Dana con la morte civile a cui li condannò il regime comunista. Tra i Giusti, anche una Giusta: Khalida Popal, ex capitana della nazionale di calcio femminile dell’Afghanistan che nel 2011 è riuscita a scappata dalla furia criminale talebana, rifugiandosi in Danimarca, dove ha fondato “Girl Power”, associazione che si batte per i diritti delle donne e l’emancipazione femminile. Ed è grazie a questa sua organizzazione che l’ex capitana è riuscita a far mettere in salvo delle giovani calciatrici afghane, oppresse dal ritorno del regime talebano. Infine, Antonio Maglio. Figlio di un diplomatico italiano, si laurea negli anni ’40 in medicina e chirurgia all’università di Bari ed è considerato il padre del movimento paralimpico in Italia.
Gariwo lavora con educatori, insegnanti e studenti delle scuole e delle università per diffondere il messaggio dei Giusti. Nel 2018 ha firmato un Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione per la “Diffusione della conoscenza dei Giusti e della memoria del bene”, documento alla base di attività educative come il bando di concorso “Adotta un Giusto”. Propone seminari per la formazione degli insegnanti e fornisce percorsi didattici e materiali di approfondimento sulle figure dei Giusti e sulla Memoria.
Le scuole che volessero fare partecipare i loro studenti a questa giornata potranno scaricare il kit educativo “Giusti nello sport” a questo indirizzo: https://it.gariwo.net/educazione/percorsi-didattici/kit-giusti-nello-sport-28041.html