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I precari chiamano, le Istituzioni rispondono?

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E’ stata organizzata, il 21 luglio, da Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, davanti al Senato, presenti  rappresentanze di insegnanti precari aderenti a  Miip-Aip-Adpm  (Movimento Interregionale Insegnanti Precari,  l’Associazione Insegnanti Precari di Catania,  l’Associazione Docenti Precari di Milano), una manifestazione di protesta contro l’insufficiente numero stabilito per le immissioni in ruolo, nell’organico della scuola, di docenti, personale Ata ed educatori.
Nell’ Aula di Palazzo Madama, si discuteva, infatti,  la conversione in legge del decreto n.115.
Le ragioni dei manifestanti sono chiaramente indicate, su questo sito, nella rubrica “La voce degli altri”.
I sindacati sottolineano il fatto che l’immissione in ruolo di 35 mila docenti e 5 mila unità Ata sono insufficienti a far fronte alle necessità della scuola. Occorre formulare un piano pluriennale adeguato di assunzioni.
Il Senato non ha, però, modificato le linee guida del decreto.
La discussione dovrà passare alla Camera dei Deputati, dove si spera un esito diverso.
I manifestanti sono stati ascoltati da diversi parlamentari dell’opposizione che porteranno, in aula di Montecitorio, le ragioni dei precari.