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I test sono prove oggettive di valutazione, tranne quando vengono falsificati.

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Il ministro inglese dell’Istruzione, Estrelle Morris, preoccupata per le ricadute negative sulla scuola, ha ordinato un’inchiesta alla QCA (Qualifications and Curriculum Authority).
Ma il segretario generale della National Association of Head Teachers (l’Associazione Nazionale dei Presidi) David Hart ha ottenuto dal Ministro un’ indagine indipendente, non legata alla Commissione OCR (Oxford Cambridge RSA) che ha curato la valutazione dei test negli esami di stato, suscitando proteste e malumori.

In sintesi, l’OCR è accusata di aver ridotto le valutazioni più elevate, mantenendole al livello dello scorso anno, per impedire che un numero più elevato di studenti potessero accedere ai corsi delle Università più prestigiose.

"Se questo fosse vero – afferma il preside Hart – sarebbe uno scandalo, una mancanza di fiducia per le scuole, le famiglie e gli studenti. Sarebbe minato l’intero sistema di esami, con pesanti rischi per le Università e le prospettive di carriera degli studenti.
Che il sistema scolastico inglese sia sotto "pressione" è risaputo. Che utilizzi i test in modo continuo e generalizzato è tanto vero quanto stressante. Per tutti: insegnanti, studenti, famiglie, dirigenti, autorità locali.

Soprattutto è un sistema che deve contenere le spese.

Stephen Martin, dirigente della Manchester Grammar School, in un’intervista rilasciata a Sky News ha parole amare: "Siamo di fronte ad una totale crisi di fiducia nell’intero sistema, e noi siamo le vittime. Le Università hanno posti limitati e gli studenti sono amareggiati perché non hanno ricevuto la giusta valutazione…".


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