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Il bando di concorso il 25 settembre, preselettiva a dicembre per un costo di 1mln di euro

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La prova preselettiva del concorso per gli insegnanti si svolgerà con un test da ”50 domande di cui 7 per la parte informatica, 7 per quella linguistica e 36 per la parte logico-deduttiva. Il tempo a disposizione sarà corretto cioè di 50 minuti, un minuto per test”. Ha detto Profumo oggi all’audizione in Commissione Cultura alla Camera.
”Ci sarà un punteggio positivo per un test positivo e un punteggio negativo per un test in cui la risposta non è corretta. Non ci sarà poi una valorizzazione per chi non risponde. Le persone potranno conoscere immediatamente il risultato al termine del test in modo tale che tutta questa operazione diventi un’operazione di normalità del Paese. Ai candidati verrà messa a disposizione un esercitatore (forse con 3.500 domande) cioè lo stesso strumento che verrà utilizzato nella fase dei test”.
Dopo il test di preselezione, ha aggiunto Profumo, ”ci saranno poi le due prove: una di competenza e l’altra di attitudine rispetto al rapporto con gli studenti e la scuola.
L’operazione parte attraverso un fase preselettiva e una prova di competenza seguita da una prova di attitudine alla scuola”.
”A disposizione ci sono circa 11 mila posti – ha ribadito Profumo – che non sono pochi” perchè ”in questo momento di difficoltà del Paese è un segnale forte di attenzione nei confronti della scuola”.
Il bando ”verrà pubblicato il 25 settembre”, ha aggiunto Profumo, e la prova preselettiva è ”prevista per dicembre in modo tale che l’anno prossimo ci siano la prima e seconda prova”. 
Mentre la prova orale consisterà nel presentare una lezione su un argomento designato dalla commissione nelle 24 ore antecedenti il colloquio. La lezione durerà 30 minuti, quindi la commissione potrà approfondire temi di natura disciplinare, di legislazione scolastica e di lingua (lingua scelta dal candidato mentre per la scuola primaria sarà obbligatoriamente l’inglese).
”L’obiettivo finale è che il concorso termini per l’estate così le persone potranno prendere servizio con regolarità. Il numero di posti per i vincitori sarà uguale al numero di posti a concorso per cui non si creeranno nuove graduatorie. Questa è la prima fase di normalizzazione del Paese”.
Rispondendo alla domanda di Pierfelice Zazzera dell’Idv che sosteneva che il concorso sarebbe costato 130 milioni di euro, il ministro ha risposto che il nuovo concorso costerà circa un milione di euro: ”se costasse 130 milioni di euro costerebbe 1.000 euro a persona, – ha risposto il ministro – vorrei che tornassimo alla normalità. Il costo del concorso è molto limitato: 70-80 mila euro per le procedure e poi quello per le commissioni, per un totale di circa un milione di euro”. 
“Il concorso per gli insegnanti della scuola metterà a bando 11.542 posti (vedi autorizzazione del Mef del 12 settembre, ndr), di cui 7.351 con presa di servizio nel 2013/2014 e 4.191 nel 2014/2015. La presa di servizio sarà immediata. D’ora in poi non ci saranno più graduatorie”. 
Quanto al futuro prossimo, saranno 5mila i posti che saranno banditi con un nuovo concorso nel 2013. La presa di servizio per questi insegnanti sarà nel 2015/2016.
Profumo ha ricordato ai deputati che il concorso è stato voluto perchè “nonostante ci sia una norma che prevede il doppio canale  dagli anni Novanta non è più rispettata. Voglio avviare processo normalizzazione”.
 Il ministero sta anche lavorando al regolamento per le future procedure di reclutamento che dovranno essere “semplificate” rispetto alla situazione attuale.
“Dobbiamo dare prospettive ai giovani con procedure certe. Ci sarà questo primo concorso che bandiremo la settimana prossima, poi ce ne sara’ un secondo con un nuovo regolamento e poi le prove dovranno avere cadenza biennale in modo che le persone possano programmare la loro vita”. Il ministro, con procedure semplificate e trasparenti, vuole “ricreare la fiducia dei cittadini nei confronti delle modalità di selezione da parte dello Stato che evono avere tempi chiari e definiti”.