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Il brano sui giovani gay letto in classe: eppure i ragazzi ne sanno più del libro…

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Ha creato una miriade di reazioni l’esposto verso alcun docenti che hanno letto in classe ai loro alunni, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, un passo del libro di Melania Mazzucco “Sei come sei”: l’accusa di pubblicazioni di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni, per aver letto alcune pagine che parlano anche di un rapporto orale consumato in uno spogliatoio tra giovani calciatori, non è andato giù prima di tutto all’Associazione Giuristi per la Vita e l’Associazione Pro Vita Onlus. Che hanno sporto denuncia presso la Procura di Roma.

Di emergenza ‘omofollia’ parla il coordinamento studentesco Rotta di Collisione: “è assurdo distribuire materiale pornografico tra i minorenni, questi indottrinamenti mascherati da campagne di sensibilizzazione non troveranno mai il nostro appoggio né tantomeno il nostro silenzio”, spiegano dal raggruppamento di estrema destra. Di tutt’altro avviso il presidente del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, che si sofferma sull’importante della valorizzazione delle diversità.

È indicativo, comunque, che l’autrice del libro, Melania Mazzucco, non comprenda le polemiche venutesi a creare. ”Apprendo con sbigottimento e dispiacere – spiega la scrittrice – la notizia dell’esposto presentato contro i docenti del liceo che hanno fatto leggere e discutere ‘Sei come sei’ ai loro studenti. Trovo del tutto pretestuosa l’accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d’amore, e ridicola l’accusa rivolta agli insegnanti”.

”Leggere romanzi che parlano di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita – aggiunge Mazzucco – non ha mai corrotto nessuno. Il compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda. A meno che non si voglia mettere in discussione il diritto di considerare i ragazzi delle persone capaci di intendere e di volere, e di formarsi delle opinioni. Dare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi – anche con un libro: è proprio questo che significa svolgere correttamente il proprio mestiere di insegnanti”.

Fuori dal ‘coro’ è il commento di Mario Rusconi, il vice presidente dell’Associazione nazionale presidi: “L’invito agli insegnanti è quello di essere molto cauti per quanto riguarda la sfera dell’educazione morale data dalle famiglie. Prima di fare scelte del genere bisognerebbe parlarne con le famiglie. Nello stesso tempo rilevo che gli adolescenti sono molto più edotti di quanto non dica lo stesso libro della Mazzucco”.

Anche Micaela Ricciardi, dirigente scolastico del liceo classico romano dove è stato letto agli studenti il passo del libro ‘incriminato’, parla di “un’azione strumentale di gruppi di estrema destra, che vogliono sfruttare la notorietà del ‘Giulio Cesare’ per attaccare le politiche anti-omofobia. Sono delle frange che stanno conducendo questa lotta e che oggi hanno fatto delle manifestazioni vergognose”, ha tirato corto il ds.