Home Precari Il ministro Giannini deve fare chiarezza su fase C

Il ministro Giannini deve fare chiarezza su fase C

CONDIVIDI

Fase C come “Caos”? Sembrerebbe proprio di si! Infatti non è stata fatta chiarezza, nei tempi e nei modi più opportuni, su quale sarà il meccanismo di reclutamento per le immissioni in ruolo nella fase C.
Negli ultimi giorni che hanno preceduto il 14 agosto, data di scadenza di presentazione delle domande per la partecipazione alle fasi B e C per le prossime immissioni in ruolo, sono state pubblicate notizie contrastanti riguardo il funzionamento dell’algoritmo per l’individuazione dei docenti da immettere in ruolo durante la fase C.
Tali notizie sono state scritte in modo non ufficiale, da personaggi del Miur impegnati nell’organizzazione di queste immissioni in ruolo. Ancora oggi non è assolutamente chiaro se nella fase C, a prevalere sarà il punteggio o la provincia.
Il criterio del reclutamento per punteggio, garantirebbe , a chi ha più punti, di ottenere una cattedra, sul territorio nazionale e secondo le preferenze territoriali espresse, prima di chi ha un punteggio inferiore. Il criterio del reclutamento sulla base della prima provincia scelta, comunicata su facebook da Max Bruschi ispettore del Miur, 24 ore prima della scadenza delle domande, avvantaggerebbe quei docenti con punteggio più basso che abbiano espresso come prima provincia, una provincia favorevole, a danno di docenti con maggiore punteggio che invece abbiano scelto come prima una provincia sbagliata.
Il metodo spiegato dal dott. Bruschi per le immissioni in ruolo dalla fase C, oltre che creare disparità con il meccanismo usato nella fase B, potrebbe, visto che l’organico deve essere ancora fatto sulla base della distribuzione delle classi di concorso, pilotare le immissioni in ruolo senza alcuna trasparenza, avvantaggiando il docente Tizio piuttosto che Caio.
Un meccanismo veramente inquietante, che se fosse confermato, non mancherà di generare contenzioso e l’entrata in campo dei tribunali. A questo punto è un dovere del ministro dell’Istruzione fare chiarezza, e dire, possibilmente con una nota scritta, come funzionerà l’immissione in ruolo dalla fase C.
Bisogna capire se il docente che non trova posto nella prima provincia espressa, o perché non ci sono posti o perché i posti sono stati esauriti da docenti con punteggio maggiore e che avrebbero chiesto tale provincia come prima, verrà accodato in tutte le altre 99 province scelte. Bisogna a questo punto ricordare agli esperti del Miur, alcune sentenze in cui è scritto che gli inserimenti in altre province devono avvenire a pettine e non in coda, proprio per rispettare il diritto prioritario del punteggio. Restiamo in attesa di chiarimenti dal Miur!