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Il nuovo ministro odia i fumetti

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“Penso che sarebbe utile fare un ragionamento sulle modalità con cui vengono somministrati i compiti. Io sono perché si facciano un po’ di compiti, con intelligenza. Invece di stare tutta l’estate seduti sulla sdraio a leggere i fumetti o a giocare al cellulare, meglio essere stimolati da buone letture o attività che tengano acceso vigile, attento, impegnato il cervello”.

Dichiarazione avventata

Lo ha dichiarato il neo ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, ma sono state parole sufficienti per fare inalberare l’estensore di un articolo sulle pagine dell’allegato al Sole 24 Ore, “Nova”, il quale non usa mezzi termini: una dichiarazione “avventata che comunque ne rispecchia gli orizzonti ottusi e che ha fatto sbigottire e infuriare in men che non si dica l’intero mondo dei Fumetti. Prima di essere promosso Ministro dell’Istruzione ha il dovere di istruirsi, se desidera evitare figure orride come queste”.

Si sintonizzi col nostro tempo

Il mondo dei “Comics” infatti, oltre a essere in mostra a Catania, a Etna Comics, non ha gradito una citazione forse troppo affrettata e poco ponderata, per cui l’articolista del Sole 24 Ore si augura che “studi, che legga (magari saggi sui fumetti, se non è in grado di connettere immagini e balloon e comprendere). Si sbrighi a istruisti per evitare che, quando abbia eventualmente imparato il minimo indispensabile, la sua sedia non ci sia già più. Gli sforzi da lui profusi per sforzi per sintonizzarsi sul nostro tempo saranno comunque serviti ad arricchire la sua cultura generale”.