
Studiare è un’attività che richiede la sinergia e la concomitanza di varie componenti.
Ma su tutte ne spicca una: l’interesse, altresì detto passione, altresì detto amore per quello che si studia.
E’ come nello sport, nel lavoro, nei rapporti con gli altri: se non si è convinti di ciò che si fa, sì sì si può far lo stesso, ma tutto diventa più pesante, spento e i risultati sono inferiori.
Io ho sempre amato le lingue e mi ci sono votato sin dalla scuola superiore: ho frequentato – con grande soddisfazione – il liceo linguistico e poi l’università di lingue.
La mia predilezione particolare è stata per il tedesco, che per anni ho tradotto e poi insegnato, sempre con lo stesso entusiasmo e lo stesso coinvolgimento.
Ricordo ancora le parole di alcuni miei allievi: “Prof, si vede che le piace la sua materia e le piace insegnarla; prof, lei si diverte a insegnare tedesco”.
E ancora adesso che sono in pensione continuo a occuparmi di tedesco, anche se potrei farne a meno perché ormai sono uscito dal circuito lavorativo. Ma lo faccio perché mi piace!
E quindi ai giovani dico: “Nella scelta del vostro percorso di studi fatevi guidare da tutte le varie componenti che entrano in gioco, ma in testa ad esse ci siano la convinzione, la soddisfazione, il piacere per quello che studiate”.
Daniele Orla




