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Il sindaco di Adro deve pagare 26 mila euro di danni: lo richiede la Corte dei conti

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E’ intitolata a Gianfranco Miglio (uno dei maggiori ideologi fondatori della Lega) la famosa scuola di Adro, in provincia di Brescia, che il sindaco e la sua giunta vollero tappezzare con tanti “Sole delle alpi”, simbolo anche e soprattutto della Lega Nord, partito che allora (era il 2010) era orgogliosamente al governo del Paese, e poi tappeti verdi e altri richiami al partito di Umberto Bossi.
 Ora per quella scuola tutta in verde il sindaco di Adro rischia di dover pagare, con la sua Giunta, una multa da 26 mila euro. Almeno a tanto ammonta la richiesta di danni della Corte dei Conti della Lombardia che chiede per chiudere la pratica.
Tutto perché Lancini per difendersi e difendere la sua decisione tanto ha speso tra avvocati e carte bollate. La vicenda risale a settembre 2010, quando decise di far installare come addobbi circa 700 “sole delle alpi”. 
L’iniziativa, ovviamente, non è passata inosservata se non altro perché la Miglio è scuola pubblica e scuola pubblica con insegne politiche in Italia non si era mai vista, neppure ai tempi della Dc contro il Pci.
Ad intervenire, dopo la denuncia dei giornali, fu anche l’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che ne chiese la rimozione, insieme con la gran parte dei genitori. La rimozione fu attorno a metà ottobre, quando è iniziata la battaglia legale. Ora la Corte dei conti chiede che a pagare il conto siano il sindaco e i suoi perché, è il giudizio, quella fu “operazione di propaganda”.