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Immissioni in ruolo, quale differenza tra i posti comuni e quelli di sostegno?

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Lo abbiamo anticipato venerdì 16 luglio nel corso della diretta della Tecnica della Scuola Live sul contingente delle prossime immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2021/2022: i 112.473 posti autorizzati dal MEF a conclusione della procedura di mobilità riguardano 81.940 posti comuni e 30.751 di sostegno.

Che differenza tra il posto comune e quello di sostegno?

Spiega il professore Ficara: “Per le scuole secondarie si farà riferimento alle Graduatorie di Merito 2016 (che sono per lo più esaurite) e alle Graduatorie di Merito 2018 che permangono solo per alcune classi di concorso. Però sempre in relazione alle scuole secondarie di secondo grado – ci ricorda l’esperto – c’è anche il concorso straordinario 2020. Quindi sui posti residuati da graduatorie di merito, da Gae e da concorso straordinario, si ricorrerà alle Gps prima fascia“.

Ed ecco in cosa consiste la differenza tra le procedure di immissione in ruolo legate al posto comune e quelle legate al posto di sostegno. Il distinguo – ci spiega il professore Ficara – riguarda gli anni di servizio. Infatti, il DL Sostegni bis, che a giorni (non oltre il 24 luglio) verrà convertito in legge, stabilisce che nel caso dei posti comuni l’immissione in ruolo da prima fascia Gps avviene qualora l’aspirante docente abbia anche tre anni di esperienza negli ultimi 10 anni. Requisito che il docente di sostegno non deve necessariamente avere. Per i posti di sostegno, infatti, l’immissione in ruolo potrà avvenire a partire dalla semplice iscrizione nelle graduatorie di prima fascia Gps. Insomma, l’abilitazione o la specializzazione sul sostegno sono sufficienti a ottenere un contratto a tempo indeterminato sul posto di sostegno.

Un provvedimento che non nasce con la prima versione versione del Dl Sostegni bis, peraltro, ma che è stato introdotto per via emendativa, come abbiamo anticipato nelle settimane scorse, su pressione di diverse parti politiche che si sono fatte portatrici delle istanze del sostegno, ovvero dell’estremo bisogno di insegnanti di sostegno nelle scuole.