
È stata inaugurata stamani, 10 ottobre, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi a Firenze (via Cavour, 3), la mostra Genere, lavoro e formazione tecnica (1928–1968), visitabile fino al 19 ottobre a cura di INDIRE, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, che ha sede a Firenze dal 1925. L’ingresso è gratuito.
Le parole di Manfredi
“In occasione delle celebrazioni per il centenario di INDIRE, con la mostra “Pedagogie al femminile” abbiamo dedicato un tributo alle decine di migliaia di docenti – ha spiegato il Presidente INDIRE Francesco Manfredi – che nella storia e nel presente della nostra scuola si sono assunte e si assumono la responsabilità dell’educazione dei giovani, spesso operando in contesti di particolare complessità. Ed oggi, inauguriamo la mostra che mette in luce il rapporto complesso fra genere, lavoro e formazione negli istituti tecnici e professionali. A questo proposito, mi preme ricordare che INDIRE, sempre attento alle figure di docenti e studentesse, ha anche avviato il progetto sulla educazione alle relazioni e alla parità di genere che il Ministro Valditara ci ha affidato per portare nelle scuole il dibattito su questi temi, e accompagnare i nostri docenti e i giovani in una riflessione, in una azione proattiva per combattere tutte le differenze, e quindi fare ancora più inclusione nelle nostre scuole. E questa è la visione di INDIRE della scuola del futuro”.
Il percorso espositivo attraversa quattro decenni, dal 1928 al 1968, e racconta, attraverso materiali d’archivio – non solo fotografie, ma anche quaderni e album – accompagnati da didascalie e approfondimenti bilingue, il costante mutamento dell’istruzione tecnica in Italia. L’iniziativa propone riflessioni di ricerca-azione sull’evoluzione di un’istruzione tecnica fortemente segnata da stereotipi di genere, che hanno contribuito a costruire le basi del moderno “tetto di cristallo”. L’obiettivo è favorire una maggiore consapevolezza nel mondo scolastico, anche in chiave orientativa, in vista della costruzione della scuola del futuro.
Gli obiettivi
Il progetto mira, inoltre, a riscoprire la fonte storica – fisica, analogica e materiale – in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dal digitale. Tale approccio si presta ad attività laboratoriali nelle classi, promuovendo l’insegnamento della storia, la corretta ricerca delle informazioni e un uso etico delle fonti.
L’ultima sezione dell’esposizione è dedicata al presente, con un focus sugli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), che offrono percorsi terziari professionalizzanti e nei quali è ancora evidente un divario di genere: una grande sfida da affrontare nei prossimi anni.
Dopo la presentazione della mostra è stata eseguita una performance musicale dell’Istituto Comprensivo 1 Piombino (Li) che parteciperà all’inaugurazione con una delegazione di studenti dell’indirizzo musicale e di studenti del progetto Erasmus+ con la dirigente Letizia Braschi.
L’iniziativa si avvale della collaborazione di numerose istituzioni culturali ed educative, tra cui: AIPH – Associazione Italiana di Public History; Centro di Ateneo Elena Cornaro – Saperi, culture e politiche di genere – Università degli Studi di Padova; Città Metropolitana di Firenze; Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI) – Università degli Studi di Firenze; Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI) – Università degli Studi di Padova; UDI – Unione Donne in Italia di Bologna APS.



