
“Abbiamo investito 2 miliardi e 100 milioni di euro per la digitalizzazione della nostra scuola, ma soprattutto stiamo modificando i programmi scolastici inserendo elementi basilari di informatica“. A dichiararlo, lunedì 17 marzo a Torbole Casaglia, in provincia di Brescia, è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Già dalla scuola primaria abbiamo avviato una sperimentazione – ha aggiunto -, siamo fra i primi Paesi al mondo di applicazione dell’intelligenza artificiale alla didattica proprio per personalizzare sempre di più la didattica e quindi stiamo recuperando tempo perduto e stiamo facendo dei passi avanti importanti”.
Un processo che nell’ultimo biennio, grazie soprattutto ai finanziamenti e ai progetti approvati nell’ambito del Pnrr, ha subìto peraltro una forte accelerazione.
Qualche settimana fa, in occasione di un question time alla Camera, sempre il ministro Giuseppe Valditara aveva detto che anche “al fine di contrastare il fenomeno dell’analfabetismo digitale” sarebbe stata potenziato “l’insegnamento dell’informatica nelle scuole di ogni ordine e grado, anche mediante l’utilizzo della piattaforma Syllabus”.
Va anche ricordato, tuttavia, che il proposito non è recentissimo: “Probabilità, statistica, informatica”, come abbiamo avuto modo di scrivere sulla Tecnica della Scuola, risulta infatti uno dei “capitoli” in cui si articolavano i vecchi programmi della scuola elementare approvati 40 anni fa e sostituiti agli inizi degli anni 2000 dalle Indicazioni Nazionali.