Home I lettori ci scrivono Inizio scuola 2021, mancata attenzione al distanziamento porterà a nuovi contagi

Inizio scuola 2021, mancata attenzione al distanziamento porterà a nuovi contagi

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Le volontà espresse pubblicamente dalle Province Autonome di Trento e Bolzano sul delicatissimo tema della composizione delle classi sembrano non confermare gli sdoppiamenti realizzati a causa dell’emergenza sanitaria né tantomeno prevederne di nuovi per le classi prime del nuovo anno scolastico2021/22.

Pertanto ci preme sottoporre alla Vostra attenzione le seguenti osservazioni, al fine di contribuire come genitori a una scelta che non risulti dettata da ragioni esclusivamente economiche.

L’emergenza che stiamo vivendo attualmente non può dirsi conclusa: nella predisposizione delle classi, una mancata attenzione al rispetto del distanziamento potrebbe comportare problematiche importanti dal punto di vista sanitario, legate anche all’osservanza delle normative nazionali e provinciali.

Se nella predisposizione dell’organico non venisse considerata tale cautela l’amministrazione potrebbe essere costretta a rivedere il tutto a seguito di una nuova ondata di contagi e questo comporterebbe sicuramente un aggravio del lavoro da parte degli istituti, ma soprattutto un senso di incertezza nell’utenza.

Da non sottovalutare inoltre la necessità, con l’avvio del nuovo anno scolastico, di cogliere i segnali di disagio psicologico manifestato dai giovani per l’impossibilità di mantenere normali relazioni sociali.

Si dovrà quindi prestare particolare attenzione alle ripercussioni psicologiche sui ragazzi, prevedendo interventi di supporto dopo questo periodo anomalo e difficile della loro vita. Si presume che anche dal punto di vista didattico debbano essere recuperate conoscenze e competenze che in questi due anni non hanno potuto essere consolidate.

Nelle classi sono stati conseguiti faticosi equilibri grazie al lavoro congiunto di docenti e famiglie; la loro riorganizzazione potrebbe minare ulteriormente la fragile serenità raggiunta dai nostri figli, già messa a durissima prova da questi mesi di pandemia per le pesanti rinunce alla libertà, alla socializzazione e allo sport. Non possiamo dimenticare che nella scuola e in particolare in classe i ragazzi trovano punti di riferimento fondamentali nel gruppo e nei docenti; elementi che, se minati, potrebbero avere un effetto negativo sul loro benessere psicologico.

Fatta salva la centralità della didattica in classe, appare evidente che essa può trovare espressione solo grazie a una preventiva e puntuale organizzazione che crei le condizioni per consentire agli studenti di raggiungere in piena sicurezza la scuola; allo stesso tempo, è necessario predisporre in anticipo una serie d’interventi conciliativi tra lavoro e famiglia.

Con una visione progettuale che consideri gli stanziamenti economici straordinari per la scuola come un’azione per rendere concreto quel ruolo fondamentale dell’educazione più volte ribadito sia dal Presidente del Consiglio Draghi sia dal Ministro dell’Istruzione Bianchi, sarebbe anzi da ribaltare la concezione sottesa, prevedendo per il futuro un piano di riduzione del numero massimo di alunni per le classi che sarà in parte favorito dall’andamento demografico e che potrebbe costituire un esempio innovativo e di vera Autonomia di cui il nostro territorio ha grande necessità.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche che colpiscono molti settori, la constatazione che ad essere penalizzata sia sempre la scuola, su cui risulta facile agire con tagli delle risorse anche a discapito della qualità formativa e della salute psico-fisica dei ragazzi, rappresenta per noi genitori una grande delusione nonché indirettamente una mancanza di rispetto per l’intero sistema scolastico che tante energie ha profuso in questi mesi.

Auspichiamo pertanto che le presenti riflessioni trovino adeguata attenzione, nell’ambito di competenze e ruoli istituzionali, affinché si possano rivalutare gli orientamenti per il prossimo anno scolastico e considerare pro futuro la proposta organizzativa che prende spunto dalle indicazioni ministeriali.

Si richiede, qualora ci si volesse discostare dalle linee guida nazionali nell’esercizio dell’autonomia, di esplicitare le motivazioni alla base di tali scelte e i benefici previsti per l’utenza.

Maurizio Freschi, Presidente Consulta Provinciale dei Genitori, Provincia Autonoma di Trento

Heidrun Goller, Vorsitzende Landesbeirates der Elternder deutschen Schulen und Kindergärten

Noemi Frontull, Presidënta Dla Consulta Provinziela di Genitores dla Scolines y Scoles Ladines