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Innovazione tecnologica, serve un mix di competenze non solo tecniche

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L’innovazione tecnologica ha impatti sul modello di vita delle persone, sia in ambito sociologico, etico che legislativo.

L’introduzione del digitale nel quotidiano va analizzato non solo dal punto di vista tecnologico ma anche dal punto di vista degli impatti sociali, psicologici etici e legali.

La Robofilosofia

Per questo motivo si parla sempre più di Robofilosofia (robotphilosophy), termine definito dagli ideatori dell’Università di Aarhus (Danimarca) che parlano di “philosophy of, for, and by social robotics”.

Si tratta in sostanza di mettere insieme competenze diverse, un mix composto da filosofi, da ingegneri ed esperti di tecnologie innovative come ad esempio la robotica, big data ed intelligenza artificialema con un approccio di apertura alle questioni sollevate dalla filosofia, ed altri scienziati sociali. L’obiettivo è quello che ciascuno porti il proprio know how, e spunti di riflessione sui loro specifici ambiti di ricerca.

Serve un nuovo modello per affrontare le innovazioni tecnologiche

Questo modello, diventato oramai inevitabile per affrontare i cambiamenti portati dalle nuove tecnologie consente anche un passaggio meno brusco tra filosofia (nella sua accezione più ampia) e ingegneria, due campi che superficialmente sembrano molto distanti tra di loro tra loro e che invece devono necessariamente riavvicinarsi e lavorare gomito a gomito proprio per far in modo che sistemi nuovi entrino nella nostra vita quotidiana e lavorativa con i giusti criteri.

Come sappiamo la robotica è una di quelle innovazioni tecnologiche che sta invadendo la nostra società. Spazia su più campi da quello medico, quello educativo a quello della guida autonoma e sta invadendo il campo industriale (industry 4.0) consentendo l’automazione dei processi ed è quindi fondamentale capire ed analizzare non solo gli aspetti tecnologici base di partenza per rendere l’innovazione tecnologica matura per essere utilizzata. E proprio quando la tecnologia diventa matura come lo è la robotica, i big data e altre soluzioni integrati tra di loro, entrano in gioco aspetti che riguardano la comprensione delle scelte fatte dai robot, come entrare in empatia con loro, come distinguere le emozioni, e gli impatti nella relazione uomo-macchina.

Gli scienziati sociali sono indispensabili nella ricerca in campo tecnologica, ingegneri ed esperti di robotica collaborano insieme a sociologi, filosofi, eticisti, esperti di legge e psicologi per ottenere tutti insieme risultati sostenibili da un punto di vista degli impatti sociali della stessa innovazione.

Questo mix di competenze, di professioni dovranno imparare a convivere, lavorare insieme nelle aziende e nei centri di ricerca.

Forse qualcosa anche a livello di scuola superiore andrà rivisto, oggi gli studi classici dagli Istituti tecnici sono distanti anni luce, ma questa è tutt’altra un’altra storia.